
Il Teatro della Juta di Arquata Scrivia e il Teatro Civico di Gavi propongono, per sabato e domenica prossime, l’evento “Un weekend a teatro”. Due giorni di spettacoli ad un prezzo incredibile, 12 Euro per due spettacoli, che si terranno all’aperto nella Nuova Arena Teatro della Juta di Arquata Scrivia, all’insegna del teatro classico, in scena ci saranno gli attori della Compagnia Teatro della Juta.

Sabato 17 Luglio alle ore 21 e 30 – IL SOGNO DI BOTTOM
Scritto e diretto da Lia Tomatis con in scena Riccardo De Leo e Gianluca Guastella
Spin-off dedicato a uno dei più divertenti personaggi di Shakespeare. Siamo nel 1595, nel bosco di “Sogno di una notte di mezza estate”, Bottom e Quince provano lo spettacolo per il Duca. Finita la prova, Bottom si addormenta e si risveglia quattro secoli dopo davanti a un giovane regista che sta cercando di allestire uno sgangherato progetto teatrale nella speranza di ottenere qualche finanziamento pubblico. Bottom si lascerà coinvolgere con non poche difficoltà e involontariamente metterà a nudo le contraddizioni del nostro presente grazie alla sua semplicità e involontaria ironia.

Domenica 18 luglio alle ore 18 – AULULARIA
Adattamento e regia di Luca Zilovich, con in scena Giacomo Bisceglie, Marta Coassolo, Simone Guarino, Riccardo Massone, Linda Morando e Luca Zilovich
Il vecchio Euclione trova una pentola in casa sua ed inizia a logorarsi salute e cervello per paura che gliela portino via. Vive così nel costante terrore di tornare povero cominciando a sospettare di tutti, dal suo servo alla sua stessa figlia, vedendoli come possibili ladri della sua segreta fortuna.
Nel frattempo la figlia Fedra e il suo fidanzato Liconide cercano di trovare il modo di convolare a nozze, il tutto condito, rimescolato e ingarbugliato dal distratto servo Strobilo colpevole di tutti gli equivoci della commedia.
Questa nuova riscrittura del testo di Plauto mette in luce temi attuali quali l’ossessivo attaccamento ai beni materiali e il potere che da sempre essi esercitano. Gli spettatori sono spinti a desiderare che Euclione perda quella pentola, ma, con sorpresa, quando finalmente succede gli dispiace, perché alla fine comprendono di essere come lui.