
Il Trilogo in svolgimento in questi giorni a Bruxelles tra Commissione Europea, Consiglio d’Europa e Parlamento Europeo, sta cercando di raggiungere un’intesa sulla riforma della PAC, la Politica Agricola Comunitaria.
L’importante dossier, in base al parere di Confagricoltura “non deve prescindere dal soddisfacimento di tre principi fondamentali: stabilità dei mercati, tutela dei redditi ed efficienza delle imprese” ha detto il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia, che ha scritto una lettera agli Europarlamentari eletti nella circoscrizione Italia Nord Occidentale (Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia Romagna) per esprimere le perplessità di Confagricoltura in merito all’ipotesi di ridurre, per discutibili motivi di equità, i pagamenti in base alle aziende agricole di maggiore dimensione e a vocazione imprenditoriale.
Secondo la simulazione effettuata da Confagricoltura, se prevalesse la nuova impostazione in discussione, le aziende più strutturate e indirizzate al mercato subirebbero una contrazione dei trasferimenti comunitari, rispetto alla programmazione attuale, già di per se molto elevata, a partire dal 2023 e di oltre il 50 per cento a partire dal 2026.
“Gli effetti di questa operazione – ha sottolineato il Presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello – secondo i risultati della nostra simulazione produrrebbero però vantaggi positivi molto marginali per le imprese di piccole dimensioni”.
Confagricoltura ritiene che l’accordo non debba essere raggiunto a tutti i costi, senza tenere conto delle conseguenze per le imprese, se vogliamo che la Politica Agricola dell’Unione Europea continui a sostenere un processo economico finalizzato a fornire ai consumatori un cibo sicuro, in qualità e quantità adeguate.
“La sfida che ci poniamo – ha concluso Brondelli – è di conseguire, grazie alla ricerca scientifica, una maggiore sostenibilità ambientale, consolidando livelli produttivi. Tutto questo può avvenire, così com’è stato in passato, soltanto valorizzando un sistema di imprese efficienti e competitive”.