CONFAGRICOLTURA LANCIA L’ALLARME, L’IMPENNATA DEI PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI RISCHIA DI FRENARE LA RIPRESA ECONOMICA

Confagricoltura lancia l’allarme, l’aumento dei prezzi delle materie prime sta rischiando seriamente di ostacolare la ripresa economica. Nel mese di maggio, per quanto riguarda i prodotti alimentari, l’indice FAO ha fatto registrare un aumento del 4,8 per cento rispetto al mese precedente, con un incremento su base annuale che addirittura sfiora il 40 per cento.

I prezzi delle commodities agricole si attestano di poco sotto al livello record che venne toccato alla fine del 2011, “Nei prossimi mesi – ha rilevato il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli – sarà chiaro se è partito un nuovo ciclo al rialzo dei prezzi; oppure se la situazione in atto è di natura congiunturale, in quanto determinata dall’attenuazione dell’emergenza sanitaria che ha fatto ripartire a livello globale la produzione e gli scambi commerciali. Resta il fatto che, in particolare, l’aumento dei prezzi relativi a cereali e semi oleosi ha spinto al rialzo i costi di produzione del settore zootecnico. Al riguardo, abbiamo sollecitato un’iniziativa urgente di sostegno in ambito europeo. Negli Stati Uniti – ha proseguito il Presidente di Confagricoltura Alessandria – è stata costituita una task force con il compito di elaborare un programma di rafforzamento delle catene di produzione ed approvvigionamento interno. Vi fa parte, con il ruolo di copresidente, il Segretario di Stato all’agricoltura che avrà a disposizione uno stanziamento di 4 miliardi di dollari per i primi e più urgenti interventi”.

Per cercare di fermare l’aumento dei prezzi interni degli alimentari, le autorità della Federazione Russa hanno annunciato nei giorni scorsi delle nuove misure restrittive dell’export in funzione dell’andamento delle quotazioni sui mercati internazionali.

La Russia è tra i principali esportatori mondiali di cereali, mentre in Cina prosegue l’immissione sul mercato di grano stoccato nella scorta strategica nazionale.

In Europa invece i temi sensibili legati alla tenuta del potenziale produttivo europeo, alla dinamica dei prezzi per l’alimentazione, alle catene di produzione non sono stati ancora presi nella dovuta considerazione nel negoziato che si sta svolgendo sulla riforma della Politica Agricola Comunitaria.

E’ una lacuna che le istituzioni della Ue dovrebbero colmare nell’interesse dei consumatori e delle imprese agricole” ha concluso il Presidente di Confagricoltura Alessandria.

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Pubblicato da limontenews

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