SLOW FISH, UNA SERIE DI FOOD TALK E WEBINAR DIGITALI IN ATTESA DEL TAGLIO DEL NASTRO DELLA DECIMA EDIZIONE

Si sta avvicinando sempre di più l’appuntamento con la decima edizione di Slow Fish, la grande rassegna dedicata al mondo del mare, del pesce e degli ecosistemi marini, organizzata da Slow Food, che andrà in scena al Porto Antico di Genova dall’1 al 4 luglio.

In attesa dell’evento dal vivo Slow Food e Slow Fish stanno organizzando una serie di eventi digitali di preparazione.

Domani alle ore 18 e 30 la prima puntata del webinar “Il pesce ai tempi del Covid”, come si sono modificate le abitudini degli italiani lo scorso anno a causa delle restrizioni imposte dall’epidemia? Ma soprattutto come sono cambiati i gusti degli italiani a tavola e in cucina con riferimento ai prodotti ittici? “Il pesce ai tempi del Covid” è un viaggio da nord a sud che, toccando diverse città, esplora come si sono modificate abitudini e consumi di prodotti ittici nel corso dell’anno appena trascorso.

Nei mercati ittici il pescato locale o Mediterraneo oscilla tra il 25 e il 30 per cento, mentre tutto il resto è di importazione. Il pesce arriva spesso da molto lontano, questo anche in virtù del netto aumento del consumo di pesce avvenuto negli ultimi anni, che attualmente si attesta sui 30 chili pro capite all’anno tra pesce fresco e surgelato. Il periodo di chiusura delle attività di ristorazione ha avuto una forte ripercussione sulla pesca locale e sul mercato del fresco, riducendo l’attività costiera e il maggior successo dei prodotti surgelati, congelati e lavorati che provengono dalla pesca industriale e dall’acquacoltura.

Giovedì alle ore 11 invece, in diretta dall’Acquario di Genova il webinar “Le nuove geografie: interdipendenza tra l’ecosistema terrestre e marino”. L’ecosistema terrestre e marino sono profondamente interconnessi e interdipendenti, l’incontro approfondirà la conoscenza degli ecosistemi costieri e l’impatto delle attività antropiche su di essi. Il focus dell’esplorazione dell’ecosistema terrestre e marino è il Mediterraneo, con la sua fascia costiera, la flora e la fauna che lo popolano, senza dimenticare il ruolo svolto dagli umani e dalla loro interazione costante con il mare. Un appuntamento rivolto a insegnanti, educatori e genitori.

Venerdì alle ore 15 il food talk di Edgar Jay Stevens sul problema delle risorse del Mar dei Caraibi dal titolo “Caraibi Carribean”. I Caraibi occidentali, area marina caratterizzata da numerosi conflitti per la presenza di pescherecci industriali e aziende che praticano la pesca intensiva, responsabili della progressiva diminuzione delle risorse ittiche a causa degli strumenti utilizzati, dei volumi di pesca eccessivi e della concezione della pesca industriale. Quest’area è anche ricca di giacimenti di petrolio e di gas naturale e su essa, inevitabilmente, gravitano gli interessi delle compagnie petrolifere. La pesca, nell’area marina, è stata per lunghissimo tempo di tipo artigianale tradizionale così come artigianali sono le attività di pesca che si sono sviluppate in prossimità delle coste, la pesca industriale invece si è estesa fino a raggiungere i banchi marini più profondi, che costituivano la riserva delle attività tradizionali delle popolazioni indigene locali.

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Pubblicato da limontenews

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