
L’evento del 19 e 20 giugno del Festival Echos – I luoghi e la musica, suscita grandi aspettative nei Comuni che ospitano l’evento, che porterà grande visibilità al territorio dell’Alto Monferrato e si inserisce nella promozione e valorizzazione turistica anche in ambito culturale.
Così il commento del Sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini: “È un grande onore poter ospitare ad Acqui Terme la XXIII edizione del Festival Echos, che ha l’obiettivo di valorizzare il ricco patrimonio storico e artistico della nostra provincia ambientando in esso concerti di altissima qualità. La manifestazione itinerante si presenta con un programma di altissimo livello, confermandosi tra gli eventi culturali più prestigiosi del nostro territorio. È con grande emozione che presentiamo questa rassegna, la quale si aggiunge agli eventi culturali che stiamo proponendo in città, ma soprattutto in una logica territoriale ampia, dal quale è nato recentemente il Consorzio Gran Monferrato. Grandi nomi ed esecutori della musica classica si esibiranno in palcoscenici naturali di prestigio e siamo lieti che Acqui Terme, ancora una volta, sia presente”.

Stesso entusiasmo espresso da Fausto Lodi, assessore alla cultura del Comune di Cremolino: “Ospitare un concerto Echos 2021 nel nostro paese di Cremolino, ricco di storia e di importanti testimonianze storiche (ricordiamo fra tutti il Castello dei Malaspina e il millenario Santuario della Bruceta – fra i Luoghi del cuore Fai 2020) è già un grande evento di indubbio valore artistico e culturale che ci onora e farlo proprio quest’anno, quando sono state gettate le basi del Gran Monferrato per l’integrazione e lo sviluppo sinergico del territorio, è cosa che ulteriormente ci entusiasma ed appassiona. Le opere di Schumann e Brahms, proposte dai Maestri Manara e Voghera a Casale Monferrato, Acqui Terme e Cremolino, ripercorrono la strada di un territorio che ricerca l’integrazione mediante passi e attività comuni. Un territorio che si impegna nel riportare in evidenza risorse e gioielli del passato e determinato ad accettare, unito con forza e determinazione, non solo le sfide postpandemiche, ma in grado di pianificare il suo sviluppo per i decenni futuri. Sviluppo che, come ci ha sempre insegnato la Storia, proprio per essere duraturo, non può prescindere da una forte componente culturale che lo affianchi e lo sostenga nel suo percorso, partendo dalla valorizzazione degli artisti locali, fino all’approfondimento costante dei Grandi Maestri. È in quest’ottica che rivolgiamo un particolare ringraziamento a Echos con cui ci dichiariamo già disponibili a collaborare negli anni futuri”.