IL POETA ENRICO TESTA OSPITE DELLA RASSEGNA CULTURALE “NOVI D’AUTORE”

Nuovo appuntamento con le presentazioni della rassegna culturale “Novi d’Autore” presso la Biblioteca Civica di Novi Ligure. Giovedì 10 giugno alle ore 18 il poeta e traduttore Enrico Testa, curatore della recente edizione Einaudi di “Milk Wood”, dramma radiofonico del grande poeta Dylan Thomas. Enrico Testa dialogherà con l’assessore alla cultura del Comune di Novi Ligure, Andrea Sisti con letture curate da Luca Zilovich, regista e drammaturgo del Teatro della Juta.

Enrico Testa è uno tra i massimi poeti italiani viventi, saggista e traduttore è professore ordinario di Storia della lingua italiana all’Università degli Studi di Genova. Tra le sue pubblicazioni: “Le faticose attese” (1988), “In controtempo” (1994), “La sostituzione” (2001), “Pasqua di neve” (2008), “Ablativo” (2013) e “Cairn” (2018). Ha curato anche il “Quaderno di traduzioni” di Giorgio Caproni ed ha all’attivo numerosi saggi.

Milk Wood – scheda editoriale:

La messa in scena di un ideale paese del Galles: una sessantina di personaggi, tutti parecchio strambi, con i loro sogni e i loro pensieri nell’arco di una giornata. C’è Capitan Gatto, un vecchio uomo di mare ormai cieco che parla con i fantasmi di tutti i suoi compagni morti in mare. Anche Mrs Ogmore-Pritchard, maniaca della pulizia, riceve ogni notte in sogno la visita dei due mariti morti e li costringe a sottoporsi ai medesimi riti di igiene domestica e personale coi quali aveva rovinato loro la vita. E poi c’è il postino Willy Nilly che è abituato ad aprire la corrispondenza dei compaesani e consegna le lettere anticipandone a voce il contenuto. E Polly Garter che rievoca continuamente l’unico amore della sua vita, il dolce e tenero Willy Wee, ma si concede a tutti gli uomini del paese ricavandone figli in abbondanza, che cresce tutti amorevolmente. E ancora il più stravagante di tutti, Lord Cut-Glass: vive in una piccola casa decrepita arredata con sessantasei orologi che segnano ognuno un’ora diversa. Spassosissimi i coniugi Pugh, lei che tiranneggia sadicamente il marito, lui che coltiva in segreto elaboratissimi progetti di uxoricidio. In questo testo, scritto originariamente come radiodramma da Dylan Thomas nei suoi ultimi mesi di vita, pubblicato postumo e messo in scena molte volte sia a teatro che al cinema, l’autore mescola prose poetiche, battute comiche, giochi di parole, versi di ascendenza classica, filastrocche: un mix stilistico che ben rende la varia ed eccentrica umanità rappresentata. A dominare è un forte senso di pietà per gli umani, per la loro innocenza perduta, per il destino mortale che li lega insieme”.

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Pubblicato da limontenews

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