
Il mese di giugno è uno dei più ambiti dai veri fungaioli, la presenza dei funghi infatti, rispetto alle prime avvisaglie di maggio, aumenta incredibilmente e, grazie alle piogge primaverili, che quest’anno sono state particolarmente abbondanti e alle temperature che, piano piano, si stanno alzando, i boschi ci regalano molte sorprese.
In questo periodo possiamo raccogliere quelle tipologie di funghi che gradiscono i climi non troppo caldi, trovando, nelle zone di pianura o di immediata collina, specie che solitamente troviamo durante l’estate in montagna o nelle zone fresche.
Se nel mese di maggio è quasi impossibile da trovare, il prelibato Porcino Estivo, chiamato, a seconda delle zone in diversi nomi quali Estatino, Fiorone o, con il nome scientifico di Boletus Reticulatis, nel mese di giugno questi ottimi funghi sono abbastanza facili da trovare. Una delle caratteristiche del Porcino Estivo, rispetto al suo, più famoso, parente autunnale, è la dimensione più piccole, quasi mai raggiungerà le dimensioni record di esemplari che si raccolgono tra settembre e ottobre.
Insieme al Porcino Estivo però, nel mese di giugno è possibile raccogliere diverse varietà di funghi: l’inconfondibile Vescia Gigante, che cresce nei prati, chiamato anche fungo pallone (alcuni esemplari hanno anche raggiunto i 15 kg!), la Vescia Cesellata, che cresce nei prati e nei pascoli di montagna e il Porcino Rosso che cresce solitamente presso gli alberi di castagno e vicino alle bacche di mirtillo nero e, con un po’ di fortuna, c’è anche la possibilità di trovare l’Imbutino, che cresce nei boschi di conifere e di latifoglie ed è ottimo da consumare fritto, essiccato e soprattutto sott’olio.
Il consiglio rimane però ogni volta lo stesso: se non siete pratici o avete qualche dubbio prima di consumare i funghi che avete raccolto fateli analizzare presso gli Ispettorati delle ASL della vostra zona, che forniscono un servizio gratuito di consulenza fatto da esperti.