
Il nome particolare di questo piatto nasce dal Ristorante Cambio di Torino, famoso locale esclusivo che già nel XIX secolo era frequentato dai personaggi dell’alta finanza e della politica del tempo. Il nome alla Cavour sembra dovuto al fatto che Camillo Benso, primo Presidente del Consiglio dell’Italia unita, apprezzasse particolarmente questa pietanza e se la faceva servire spesso al Ristorante Cambio. La finanziera alla Cavour è un insieme di profumi e di sapori delicati e inconfondibili, perfetti per un pranzo o una cena elegante o semplicemente in famiglia.
INGREDIENTI:
- 200 grammi di carne tritata
- 200 grammi di filoni
- 200 grammi di cervella
- 200 grammi di lacetto
- 100 grammi di fegatini di pollo
- 100 grammi di rognone
- 100 grammi di fegato di maiale
- 100 grammi di filetto di vitello
- 50 grammi di piselli
- 100 grammi di funghi porcini sotto olio
- burro q.b.
- brodo q.b.
- farina di grano q.b.
- un bicchiere di vino Barolo
- un bicchiere di aceto
- due cucchiai di Marsala
PREPARAZIONE:
Iniziate facendo rosolare nel burro, in un tegame grande, il filetto tagliato in piccole strisce legate a nodini e il rognone. Una volta raggiunta la rosolatura aggiungete un po’ di brodo, a parte fate cuocere singolarmente e infarinateli prima, la carne tritata, i filoni, la cervella, il lacetto, le creste di pollo, i fegatini di pollo, il fegato di maiale, un po’ di piselli e i funghi.
Piano piano, a che ogni ingrediente è cotto, mettetelo nel tegame dove si trovano già i rognoni e i nodini di filetto, che avete tenuto caldi, aggiungendo di tanto in tanto un po’ di Barolo.
Fate in modo che il sugo resti legato e, prima di servire, aggiungete una cucchiaiata di aceto e due cucchiai di Marsala.
Tenete a parte alcuni pezzi di cervella e filoni da aggiungere sul piatto come guarnizione prima di servire in tavola.
