Si alza il sipario sulla coppa Italia di Prima Divisione maschile e subito arriva il primo squillo; a Novara, contro il San Rocco, il Novi Pallavolo si prende i tre punti al termine di una sfida vinta per 3-0 (25-20, 25-23,25-15) senza grossi patemi; i biancocelesti di mister Salvatore Quagliozzi, pur con delle assenze importanti, hanno giocato una partita di sostanza, dove l’esperienza di Matteo Volpara, in doppia cifra insieme a Giovannelli e Sbarbori, hà dato sicurezza ai compagni e consapevolezza nei propri mezzi in vista di un mese, quello di maggio, dove verrà fuori la squadra che passerà alla fase regionale.
Chi comincia è già a metà dell’ opera, recita un proverbio, e così Novi si trova con in tasca i primi tre punti ma quello che rende ottimisti è il modo con il quale hà vinto a Novara, come sottolinea lo stesso mister Quagliozzi: “ La squadra era rimaneggiata ma abbiamo saputo tenere bene il campo, chiosa il tecnico, la differenza l’abbiamo fatta in battuta, ricezione e attacco, in quei fondamentali si è vista la diversa tecnica e quindi sono molto contento dei tre punti ottenuti”.
Nel ruolo di opposto hà giocato Jacopo Giovannelli, essendo assenti sia Pampaloni che Greggio: “ Jacopo hà giocato molto bene in quel ruolo, sottolinea ancora mister Quagliozzi, potrebbe essere una soluzione per le prossime sfide, voglio anche sottolineare la complementarietà dei centrali Sbarbori e Regalbuto, bravi soprattutto nei primi due set dove abbiamo sofferto ma vinto”.
Mister Quagliozzi però sa che la prossima sfida, quella del 1 maggio, contro l’Altiora, non sarà semplice: “ In questo minigirone nessuno conosce le caratteristiche di nessuno, il Volley Altiora comunque è una realtà importante perché negli anni il loro settore giovanile è cresciuto molto bene, in ogni modo noi vogliamo continuare a vincere per cercare di tentare la fuga”.
Matteo Volpara, banda, fa i complimenti alla squadra: “ Direi che abbiamo fatto una buona gara d’esordio, io hò giocato nonostante un infortunio alla spalla destra, nei primi due set abbiamo faticato un po’, nel terzo invece non c’è stata storia; hò ritrovato ragazzi con cui hò giocato nelle giovanili, adesso concentriamoci sull’ Altiora, un ostacolo tosto ma noi abbiamo il fattore campo e poi siamo anche consapevoli dei nostri mezzi”.
Mattia Delorenzi, palleggio: “ Siamo andati a Novara per giocarcela, avevamo un punto di riferimento in Matteo (Volpara), nel primo set ce la siamo giocata punto a punto, nel secondo abbiamo vinto in rimonta; la ricezione, secondo me, è stato il fondamentale vincente e che hà fatto la differenza”.
Luca Sbarbori, gran prestazione coronata da tanti punti a muro:” Abbiamo giocato una partita intelligente, siamo stati bravi in attacco e anche a sfruttare i momenti chiave nei primi due set; la sfida con l’ Altiora?; io non mi pongo limiti, dobbiamo continuare a giocare per divertirci e per i tre punti, ecco la ricetta di una squadra vincente”.
Marco Ballacchino hà rimpiazzato Trombin nel ruolo di libero:” Hò già fatto il libero in serie “D” e devo dire che me la sono cavata bene, spero che Filippo torni già sabato prossimo, io comunque sono sempre a disposizione; sulla gara posso dire che vincere in trasferta, al debutto, ti dà ottime sensazioni”.

GIOVANNELLI, IL DOPPIO RUOLO
Dalla sfida di Novara mister Quagliozzi torna con un bellissimo interrogativo; il ruolo di Giovannelli è quello di banda o di opposto?; in realtà è lo stesso Jacopo a svelarne la soluzione: “ Sono abituato a giocare di banda, a Novara mancavano sia Pampaloni che Greggio e il mister mi hà chiesto questo sacrificio; all’ inizio ero un po’ disorientato ma poi, col passare del tempo, mi sono abituato”.
Ora, con la sfida di sabato, Quagliozzi lo riproporrà in quel ruolo?; difficile dare una risposta perché bisognerà capire se Greggio recupererà (per Pampaloni stagione finita), di sicuro uno come Giovannelli ricorda quei jolly da potersi giocare in ogni zona quando manca il titolare.
Anche Ballacchino, libero sabato scorso, aspetta di capire se Trombin riuscirà a farcela per il 1 maggio; a Novara comunque hà offerto ottime garanzie ed è un altro elemento dello scacchiere che mister Quagliozzi potrebbe utilizzare in caso di necessità.
Così a Novara: Delorenzi, Giovannelli, Sbarbori, Regalbuto, Volpara, Cordone, libero Ballacchino: utilizzati Covoni, Cacobardo: a disposizione Magenta.
IPSE DIXIT : “ Nel ruolo di banda mi sento come un pesce nell’acqua, mi so muovere meglio” (Jacopo Giovannelli)

L’ EDITORIALE: NELL’ ORBITA DEI GIGANTI
di Mario Bertuccio
Dalla prima divisione alla prima squadra; la coppa Italia è anche una vetrina per mettersi in mostra e poter fare un bel salto nella serie “B”; mister Quagliozzi sta guidando la truppa dei millennials in cerca della fase regionale ma, dentro di se, anche per capire quali sono i futuri talenti che possono vestire la casacca nella serie nazionale.
A Novara, nel sestetto iniziale, già in quattro hanno assaporato la serie “B”; Matteo Volpara e Sbarbori in pianta stabile, Delorenzi e Giovannelli in punta di piedi, e nell’ottica ci sono già Trombin (un talento che hò visto lo scorso anni in serie “D”) e Greggio, un giocatore versatile ma di sostanza; tutto questo il buon Quagliozzi lo sa ma tiene a bada la smania perché non si devono giustamente bruciare le tappe.
La prova del nove ci sarà già sabato prossimo, al “Palabarbagelata” arriva l’ Altiora, formazione storica che però negli ultimi anni con la prima squadra non hà mai superato la serie “C” ma hà un ottimo settore giovanile; dal canto suo i novesi dovrebbero ritrovare sia Trombin che Greggio ed ecco che il sestetto base è fatto; in questo torneo poi c’è una variante ancora piu’ bella, l’assoluta mancanza di conoscenza di tutti nei confronti di tutti e questo, cari lettori, rende la competizione ancora piu’ avvincente, assieme ad un calendario tipo Premier League, dove troveremo squadre con due o tre gare giocate in piu’ ed in attesa di sapere i risultati delle rivali.
Tutto questo è la coppa Italia di prima divisione maschile, una sorta di minicampionato che decreterà chi salirà sul treno della fase regionale, mica pizza e fichi.
