Per celebrare il 76° anniversario della Liberazione ecco una poesia dialettale di Mario Traversi accompagnata da un disegno di Roby Ciarlo, il titolo della poesia è “Ne son passae di anni!” cioè “Ne sono trascorsi di anni!”.
Il 25 Aprile, ricorda Mario Traversi, ci riporta il ricordo di una dura e sofferta lotta per riconquistare la Libertà, con tantissimi che lasciarono la loro vita sui monti per riscattare l’Italia dalla dittatura ma, al di la di reminiscenze e lutti dolorosi, che divisero l’Italia, restano i sentimenti di amicizie vissute e perdute per ritornare ad una vita dove l’odio e i risentimenti lasciarono il posto a struggenti ricordi.
A volte una poesia ci fa rivivere sensazioni che ci riconducono all’essenza del nostro vivere, alla speranza di un mondo di pace e del superamento di fronti contrapposti.
NE SON PASSÆ DI ANNI!
A stradda a monta
e o sciòu o no l’è ciù
quello de’n tempo.
Ma mì son riturnòu
scë sti monti
perché staneutte in seunno
ho risentïo ‘n lamento
e u me pareiva quello de giovanni
che do quarantaquattro
in mëzo a queste prïe
o gh’a lasciòu i sò vint’anni.
Quanti ricordi, quanti,
me son passæ davanti.
O freido, e sciùppettæ
e doppo, finalmente,
o sô da Libertæ.
Ma in çimma a questi bricchi
quanti ghe son restæ!
…E in te bandée d’Arvî
han ciento tante moae.
Pe questo son tornòu…
Ritreuvo ùn nùmme inciso
in scë ‘na vëgia prïa.
…Giovanni e o sò sorriso
de chì n van ciù via.
NE SONO TRASCORSI DI ANNI!
La strada sale/ e il fiato non è più quello di un tempo./ Ma io sono ritornato/ su questi monti/ perché stanotte in sogno/ ho risentito un lamento/ e mi sembrava quello di Giovanni/ che del quarantaquattro/ in mezzo a queste pietre/ vi ha lasciato i suoi vent’anni./ Quanti ricordi, quanti,/ mi sono passati davanti./ Il freddo, le fucilate/ e dopo, finalmente,/ il sole della Libertà./ Ma sopra a questi monti/ quanti ci sono rimasti./…E nelle bandiere di Aprile/ hanno pianto tante madri./ Per questo sono ritornato…/ Ritrovo un nome inciso/ su di una vecchia pietra./…Giovanni e il suo sorriso/ da qui non vanno più via. – (Mario Traversi)
