Confagricoltura interviene in merito alle recenti gelate che hanno colpito il territorio del Piemonte, causando guasti pesanti al settore agricolo.
Confagricoltura, insieme a oltre quaranta tecnici impegnati sul territorio, sta compiendo una ricognizione dei danni che sembra che siano particolarmente gravi.
“Abbiamo già invitato gli agricoli nostri associati a segnalare tempestivamente i danni ai Comuni, affinché la Regione possa delimitare le aree danneggiate per verificare l’opportunità di attivare le provvidenze previste dalla legge in caso di calamità atmosferiche – ha dichiarato il Presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli – e chiediamo alla Regione di intervenire per quanto possibile per attenuare le difficoltà delle imprese, accelerando i tempi di pagamento dei contributi previsti dalla politica agricola comunitaria e snellendo le procedure burocratiche per l’ottenimento degli aiuti”.
In primavera, ha sottolineato Confagricoltura, purtroppo si verificano piuttosto spesso eventi di questo tipo, che mettono in evidenza la fragilità del settore primario, una fabbrica che opera tutto l’anno a cielo aperto in balia degli eventi atmosferici, che sono impossibili da controllare completamente.
“Purtroppo l’unica difesa valida è quella passiva, ossia assicurare le produzioni agricole da gelo, vento forte, inondazioni, grandine e altri eventi atmosferici. La conta dei danni è ancora in corso – ha spiegato il direttore di Confagricoltura Alessandria, Cristina Bagnasco – e nell’arco di qualche giorno avremo un quadro più preciso”.
I danni maggiori si segnalano alla frutta in fiore, soprattutto negli impianti di pesco e di albicocco, ma anche di pere e mele, meno evidenti invece i danni sugli impianti di nocciole e sulle barbabietole da zucchero.
In Val Curone e nel Tortonese i danni a macchia di leopardo si hanno a causa delle temperature, che nella notte sono arrivate anche a -5 gradi. Nel Tortonese e nell’Alessandrino ci sono diversi problemi per i pomodori da industria già trapiantati, che sono stati colpiti dal gelo, con un ritardo previsto di almeno 20-30 giorni sulla maturazione delle stesse piante.
Segnalazioni anche nel Casalese, soprattutto ai vigneti e nell’Acquese nonché nelle zone di Cassine, Strevi, Sezzadio, Alice Bel Colle e Ricaldone.
