L’Istituto Comprensivo di Varazze celebra il Dantedì, gli alunni, guidati dai loro insegnanti in collaborazione con l’assessorato alla pubblica istruzione, in occasione del Dantedì del 25 marzo, giornata nazionale istituita dal Ministero dei Beni Culturali e con il settecentesimo anniversario dalla morte del Sommo Poeta, hanno realizzato una serie di disegni e cartelloni riguardanti le Cantiche dell’Inferno.
Hanno partecipato all’omaggio a Dante le classi 5 della Scuola Primaria di Casanova e le classi seconde A-B-D-E della Scuola Secondaria di Primo Grado De Andrè.
Per ringraziare l’impegno profuso dagli alunni e dai loro insegnanti in occasione di questo importante evento di valenza nazionale, e per la costante sensibilità sulle tematiche legate alla preparazione storico-culturale dei giovani e dei giovanissimi, l’Unitre di Varazze ha istituito una Borsa di Studio di 200 Euro mentre il Centro Commerciale Corte di Mare ha messo a disposizione delle classi partecipanti un buono acquisto pari a 100 Euro da spendere presso la Coop di Varazze.

L’assessore alla cultura, Mariangela Calcagno ha commentato: “L’iniziativa afferma l’importanza della Divina Commedia, che ha valore universale in quanto essa rappresenta, attraverso il viaggio dantesco, un percorso verso la liberazione dai vincoli del male e dalle sue nefaste conseguenze per l’uomo e la collettività” e il Vicesindaco, Luigi Pierfederici ha aggiunto: “ l’importanza del Sommo poeta che attraverso le sue opere, nelle quali sono coinvolti tutti gli aspetti dell’umano sapere, ha ben rappresentato un affresco dell’umanità. La Divina Commedia è più che mai attuale perché infonde la speranza di riuscire presto “a riveder le stelle”.

“Gli alunni della classe quinta della scuola primaria di Casanova – ha scritto il Prof. Stefano Pastorino – stanno giocando a conoscere il Sommo Poeta, girovagando tra le tre cantiche della “Divina Commedia”. Si comincia a studiare perché Dante ha scritto cose che nessuno ha mai saputo dire prima; perché, parlando dell’aldilà ha parlato anche dell’aldiquà, cioè di questo mondo e di tutto ciò che riguarda noi, la nostra vita, persino il nostro futuro. Perché il più incredibile viaggio che si possa fare, Dante lo ha fatto anche per noi, per mostrarci la vita che ognuno dovrebbe percorrere. Ha parlato dei concetti più difficili e dei sentimenti, delle paure, delle debolezze e delle speranze che chiunque sente ogni giorno. Perché tutti, sin da subito, hanno capito che si trattava di un capolavoro inimitabile. Perché queste cose le ha dette nella maniera più perfetta, quasi inventando la lingua italiana”.
