Ieri si è celebrata la Giornata Internazionale delle Foreste, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Coldiretti Piemonte, insieme a Federforeste ha presentato un piano per piantare in Italia cinquanta milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane per far nascere foreste urbane, che siano connesse ecologicamente tra città, sistemi agricoli di pianura e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali.
Solamente in Piemonte vi sono un miliardi di alberi e sono presenti cinquantadue specie arboree e quaranta specie arbustive, con una grande variabilità di composizione e struttura. Il Piemonte è la regione che a livello nazionale ha la superficie arborea più ampia, con circa un milione di ettari, pari al trentotto per cento del territorio, con i boschi che coprono circa 932 mila ettari complessivi.
Secondo l’ultima indagine Coldiretti/Ixè l’inquinamento dell’aria è considerata la prima emergenza ambientale per il quarantasette per cento degli italiani, proprio per questo, hanno detto il presidente di Coldiretti Piemonte Roberto Moncalvo e il delegato confederale Bruno Rivarossa, bisogna intervenire in modo strutturale, favorendo la diffusione del verde nelle aree urbane e extra-urbane, ogni anno infatti le foreste italiane sottraggono dall’atmosfera circa 46,2 milioni di tonnellate di anidride carbonica, dando un contributo fondamentale contro l’inquinamento e gli effetti dei cambiamenti climatici sulle temperatura, le precipitazioni e la tenuta idrogeologica dei territori.
Il settore conta oltre diecimila persone che tra boscaioli e aziende agricole forestali si dedicano alla buona gestione degli alberi e alla prima lavorazione dei tronchi in tutta Italia, colonna portante della filiera del legno e del mobile Made in Italy che conta circa 18600 imprese con oltre 130 mila addetti, che viene però minacciata alla concorrenza sleale delle importazioni straniere.
