Grazie alla volontà di Slow Food Italia, della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Foresale e di Romagna Acque – Società delle Fonti è appena nata la Fondazione AlberItalia,
L’intento di questa fondazione è quello di promuovere progetti per aumentare il numero di alberi della nostra penisola, in alcuni casi piantarli ma in altri curarli, gestirli, monitorarli e contarli per contrastare la crisi climatica in atto e il crescente inquinamento atmosferico che sta avvelenando il pianeta.
L’appello a cui si vuole dare vita è quello lanciato da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e da Mons. Domenico Pompili, a nome di “Laudato Sì” e da Stefano Mancuso, che nel 2019 ci invitavano a mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato per contrastare la crisi climatica.
“Ci siamo resi conto – ha spiegato Gabriele Locatelli, delegato di Slow Food Italia per le foreste sostenibili e responsabile del progetto Oltreterre – dell’importanza dell’appello quale opportunità per accrescere la consapevolezza del valore insostituibile degli alberi per il futuro della nostra Terra madre. Ma piantare alberi non basta, è necessario accudirli affinché crescano vigorosi e fissino la maggiore quantità di CO2 atmosferica possibile nel proprio legno. Occorre difenderli dagli incendi e gestirli con la passione di chi li conosce e si rende disponibile a trasferire le proprie conoscenze a chi vuole prendersene cura”.
L’avventura della Fondazione AlberItalia è aperta a tutti e riunisce con se esperti, ricercatori, tecnici, enti pubblici, imprese, associazioni e tante persone che credono che insieme si possa vincere la sfida dell’appello.
Presidente della neonata Fondazione AlberItalia è Marco Marchetti, che pone l’accento sul fatto che stiamo vivendo una crisi enorme e le diseguaglianze sociali stanno nuovamente aumentando, per questo bisogna curare l’ambiente, piantando alberi nei modi giusti, curarli creando corridoi ecologici capaci di restituire naturalità ad un ambiente troppo antropizzato.
