Slitta ai primi di luglio la decisione sulle aree che dovranno ospitare il deposito nazionale dei rifiuti nucleari, secondo le osservazioni di Sogin.
Ad interessarsi a livello nazionale sono stati i due parlamentari alessandrini, Federico Fornaro del Partito Democratico e Riccardo Molinari della Lega.
Sogin aveva individuato una serie di aree in tutta Italia di cui ben sei nella Provincia di Alessandria adatte ad ospitare le scorie delle centrali nucleari dismesse ormai da diversi anni.
La scadenza prevista per l’8 marzo slitta quindi ai primi di luglio, dando perciò un tempo ragionevole per fornire tutte le informazioni necessarie per evitare l’insediamento nelle zone dell’alessandrino, un’idea osteggiata sia dalle amministrazioni locali che dai cittadini, che si sono già riuniti in comitati contro l’arrivo delle scorie nucleari.
La Provincia di Alessandria fa leva sul fatto che vi è un ampia presenza di falde acquifere, che è un territorio ad alta vocazione agricola e che si sta sviluppando a livello turistico nonché la presenza di aree abitate molto vicine tra di loro. L’Alessandrino è anche un’area che, nel passato, ha sofferto molto per quanto riguarda l’inquinamento, tutti infatti si ricordano la vicenda dell’Eternit.
