Nuovo appuntamento con le conferenze di Terra Madre Salone del Gusto organizzate da Slow Food, lunedì alle ore 17 in diretta streaming si parlerà di nocciole e noccioleti.
L’Italia è il secondo produttore mondiale di nocciole, preceduta solamente dalla Turchia che, da sola, realizza ben il 70 per cento del prodotto mondiale.
Le nocciole in Italia spopolano, la coltivazione è diffusa soprattutto in Lazio, Campania e Piemonte.
I noccioli sono piante relativamente facili da coltivare e sono molto richiesti dall’industria alimentare, ma ci sono degli aspetti oscuri.
Con la monocoltura delle nocciole in alcune zone i territori, un tempo selvaggi, sono stati eradicati e trasformati dall’uomo, impiegando fertilizzanti e diserbanti su larga scala che hanno portato ad una trasformazione radicale di interi paesaggi.
Un ettaro di noccioleto coltivato in modo convenzionale rende fino a 50 quintali di nocciole, viceversa se ne ottengono circa 15-20 dalle coltivazioni biologiche, ma i due sistemi sono agli antipodi, nei noccioleti convenzionali ogni anno ci sono sette-otto trattamenti di fitofarmaci per combattere i parassiti.
Slow Food spiega quindi che serve un nuovo progetto, con la responsabilità di tutti, dagli amministratori ai produttori, dai tecnici ai cittadini, avviando quindi un nuovo modello di sviluppo che sia sostenibile per l’ambiente e la nostra economia, per il cibo e la salute.
Alla conferenza interverranno: Gabriele Antonella e Alice Rohrwacher della Comunità Rurale Diffusa, Maria Grazia Mammuccini presidente di Federbio, Moreno Botti del Distretto Rurale del Valdarno Superiore, Mauro Agnoletti dell’Osservatorio Regionale sul Paesaggio, Francesco Sottile dell’Università di Palermo e di Slow Food Italia, Stefano Mantellini dell’azienda biologica Capodimonte e Claudia Panichi e Sandra Masi di Mercatlae, il mercato coperto dei produttori di Montevarchi, interverrà inoltre l’Associazione dei produttori del Pratomagno.
