Le esportazioni agroalimentari italiane hanno subito, nel corso dello scorso anno, un tracollo del 6,7 per cento rispetto all’anno precedente. A determinare questo dato soprattutto due fattori: i dazi voluti dall’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e le tensioni con il Regno Unito a seguito della Brexit.
Questo è il quadro che emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat del commercio estero nei paesi extra-Ue, quelli che segnano il risultato maggiormente negativo con un -9,9 per cento, causato in larga parte dai mercati britannico e statunitense.
Il presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa spiegano che le previsioni non sono delle migliori, a preoccupare nel 2021 sono le tensioni relative ai rapporti con la Gran Bretagna dopo la Brexit, che rischiano di condizionare alcune esportazioni di qualità come il vino e l’olio fino alla floricoltura.
Maggiori speranze arrivano invece dagli Stati Uniti dove, dopo l’elezione di Joe Biden, ci sono ottime possibilità per superare i dazi che hanno già colpito esportazioni su prodotti quali salumi, formaggi, crostacei, molluschi, agrumi, succhi e liquori.
