Sono arrivate ieri in Liguria dieci nuove scatole contenenti complessivamente 11700 dosi di vaccino della Pfizer.
I ritardi con la consegna, da una parte il mancato acquisto delle dosi da parte del Governo e dall’altra i problemi dello stabilimento dove vengono prodotte hanno fatto si che in quest’ultimo periodo alla Liguria sono state assegnate 10530 dosi in meno rispetto a quelle previste per il periodo che, come assicurato da Pfizer, saranno corrisposte nelle prossime settimane.
Ieri sono giunte le scatole che saranno ripartite tra Asl2 (Ospedale di Savona), Asl3 (Ospedale Villa Scassi, Istituto Giannina Gaslini, Policlinico San Martino, Ospedale Galliera e Ospedale Evangelico Internazionale), Asl4 (Ospedale Sestri Levante) e Asl5 (Ospedale Sarzana).
Il piano vaccinale elaborato da Alisa (Azienda Ligure di Sanità) assicura la massima copertura nel più breve tempo possibile per garantire la seconda dose a chi ha già ricevuto la prima entro i ventuno giorni previsti.
Alisa ha raccomandato alle Aziende Sanitarie Locali di dare priorità assoluta alla somministrazione delle seconde dosi a causa della temporanea riduzione dei quantitativi assegnati in precedenza. In questi giorni inoltre arriveranno 17 scatole, contenenti complessivamente 1700 dosi del vaccino Moderna che andranno ad affiancare quelle di Pfizer.
In Liguria alla giornata di ieri 42114 persone hanno ricevuto la prima dose di vaccino mentre altre 5959 hanno già ricevuto la seconda e sono considerate vaccinate a tutti gli effetti.
La Liguria va leggermente meglio della situazione nazionale per quanto riguarda i vaccini, con circa il 2,7 per cento della popolazione vaccinata. L’Italia è attualmente in un ritardo spaventoso, infatti appena il 2,52 per cento delle persone sono state vaccinate, contro il 47,9 di Israele, il 10,79 del Regno Unito e il 7,11 degli Stati Uniti ma siamo dietro anche a nazioni come Serbia (4,56), Islanda (4,46), Danimarca (3,69) e Romania (2,75).
