“C’è la possibilità di rilanciare un dialogo costruttivo sulle relazioni commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti d’America, superando definitivamente la stagione dei dazi e delle misure di ritorsione” queste le parole del presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli, dopo l’insediamento ufficiale avvenuto come è noto ieri, del nuovo Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Confagricoltura spiega che il primo segnale favorevole potrebbe arrivare a breve con un accordo sulla vicenda dei dazi doganali, in seguito alla diatriba sugli aiuti pubblici ad Airbus e Boeing, che ha colpito il settore agroalimentare completamente estraneo alla vicenda.
Confagricoltura Alessandria ha ricordato che a partire dall’ottobre del 2019 sono state sottoposte a dazi aggiuntivi il 25 per cento delle esportazioni italiane di formaggi, agrumi, salumi e liquori destinate al mercato degli Stati Uniti, per un valore complessivo di 500 miliardi di Euro.
“Dovrebbe anche ripartire la discussione per definire una soluzione condivisa in materia di tassazione sui servizi digitali, per la quale – ha rilevato il presidente di Confagricoltura Alessandria Brondelli – l’amministrazione Usa uscente ha minacciato l’imposizione di dazi sulle importazioni da alcuni Stati membri della UE, Italia compresa”.
Le prime dichiarazioni rilasciate dal presidente Biden e dai suoi collaboratori fanno sperare nel rilancio del sistema multilaterale di gestione degli scambi commerciali ed una riforma del WTO, l’Organizzazione Mondiale del Commercio.
“I contrasti tra UE e Stati Uniti – ha fatto presente Brondelli – hanno finora impedito la nomina del nuovo Direttore generale del WTO e la mancata designazione dei rappresentanti statunitensi sta bloccando da tempo l’attività dell’organo di appello per la risoluzione delle controversie. L’Organizzazione è di fatto paralizzata. Per il Made in Italy agroalimentare, quello statunitense è il primo mercato di sbocco fuori dalla UE. Trainate dai vini, le vendite sfiorano nel complesso i 5 miliardi di euro l’anno”.
L’export agroalimentare dell’Unione Europea verso gli Stati Uniti è pari al 12 per cento mentre le importazioni del settore incidono per l’8 per cento del totale dell’export statunitense. A seguito dei dazi commerciali l’interscambio è sensibilmente diminuito, di circa 1,2 miliardi di Euro da gennaio ad agosto dell’anno scorso in confronto allo stesso periodo del 2019, il rilancio della cooperazione è quindi nell’interesse comune ha concluso Confagricoltura.
