Il 2021 sarà l’anno del turismo rurale, con i piccoli borghi da riscoprire, andando a valorizzare le destinazioni meno conosciute del nostro paese, con un turismo lento che farà conoscere il patrimonio gastronomico, culturale e sociale.
Slow Food ha lanciato qualche anno fa il progetto “Slow Food Travel” dove propone un nuovo modello di viaggio con incontri, scambi con gli agricoltori, gli artigiani, i ristoratori e gli albergatori per far conoscere, tramite le esperienze turistiche di alta qualità, il patrimonio gastronomico, culturale e sociale del territorio.
Già attive le due destinazioni del Piemonte con le Valli dell’Alto Tanaro e le Montagne Biellesi, ecco che Slow Food fa nascere sei nuovi itinerari nel centro e nel sud dell’Italia: Costa d’Amalfi (Campania), Parco delle Dune Costiere (Puglia), Transameria (Umbria), Gran Sasso (Abruzzo), Monti Lepini (Lazio) e Valdarno Superiore (Toscana).
Con il contributo del progetto Slow Food in Azione per ogni itinerario Slow Food segnala al viaggiatore curioso e attento una selezione dei migliori produttori, ristoratori e albergatori che sono stati scelti secondo le linee guida di Slow Food Travel per assicurare un’esperienza di viaggio buona, pulita e giusta alla scoperta dei patrimoni gastronomici unici a salvaguardia della biodiversità.
Proprio per far conoscere questo nuovo pacchetto turistico, Slow Food Travel sarà protagonista con uno stand a GECO, la fiera virtuale della sostenibilità in Italia che si terrà dal 28 al 30 gennaio. GECO si rivolge agli attori del turismo sostenibile, della mobilità e dell’energia che hanno attuato strategie innovative per un progresso sostenibile nell’ambito del turismo.
Per saperne di più sul progetto Slow Food Travel e far diventare un territorio una possibile nuova destinazione si può scrivere a info@slowfood.it

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