L’erba medica, di origine mediorientale, è una grande carotide con la radice di un metro. Resiste alla siccità e fornisce diversi tagli di foraggio durante l’estate.
Nelle ricerche della zona di Libarna lo studioso arquatese Edoardo Morgavi notava che in estate, periodo siccitoso, l’erba medica aveva una sofferenza se si trovava a essere seminata sopra fondamenta di ruderi, addirittura seccava, perché le mancava l’umidità. Era una spia dalla quale si poteva notare la geometria dei ruderi.
Le osservazioni di Morgavi venivano descritte agli archeologi, che ancora oggi usano l’erba medica per avere tracciati naturali da osservare anche senza l’aiuto di strumenti.
Si nota una perfetta ricostruzione degli isolati con un metodo naturale, apprezzato molto dagli studiosi di antichi ritrovamenti .
M.p.
