Sulla vicenda dei siti di stoccaggio delle scorie nucleari interviene, dopo il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, anche il capogruppo di LeU alla Camera dei Deputati, Federico Fornaro.
“Una buona regola sarebbe quella di approfondire prima le questioni e poi prendere posizione, e non viceversa – ha dichiarato Fornaro – la questione dell’individuazione dei siti di stoccaggio dei rifiuti nucleari non è nata oggi ma è vecchia di anni”.
Federico Fornaro ha spiegato che la pubblicazione della mappa dei siti adatti era attesa già dal 2015, ma tutti i governi che si sono succeduti in questi anni (Renzi, Gentiloni, Conte) hanno preferito accantonare il problema, mettendo, come si dice, la polvere sotto il tappeto.
“Il Governo e quindi la politica ad oggi non hanno deciso un bel nulla – ha proseguito l’On. Fornaro – adesso deve partire la fase di ascolto dei territori, che potranno far valere le loro buone ragioni contrarie. Le istituzioni locali e la politica devono chiedere massima trasparenza sui criteri tecnici che hanno portato all’individuazione dei siti. Il processo partecipativo – conclude Fornaro – deve essere vero e non finto. È giusto chiedere a Sogin di valutare il fatto che sul territorio alessandrino esistono ancora più di cento siti da bonificare, la domanda che dobbiamo porsi è se per le future generazioni è preferibile un sito di stoccaggio che mette in sicurezza i rifiuti oppure avere discariche abusive dove la criminalità organizzata sotterra di nascosto questi rifiuti”.
