Resa pubblica questa notte sul sito www.depositonazionale.it la mappa dei siti potenziali per lo stoccaggio delle scorie nucleari italiane.
Sogin, società pubblica che gestisce il nucleare ha desecretato infatti tutta la documentazione che era conservata fino ad oggi con il massimo riserbo.
Le regioni individuate per lo stoccaggio sono sette: Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
In Piemonte sono state individuate aree nella Provincia di Torino e nella Provincia di Alessandria, nelle aree di Alessandria-Castelletto Monferrato-Quargneto, Fubine-Quargneto, Alessandria-Oviglio, Bosco Marengo-Frugarolo, Bosco Marengo-Novi Ligure, Castelnuovo Bormida-Sezzadio. Molte aree quindi sono agli immediati confini con la Liguria.
L’Ispra ha individuato queste aree seguendo i criteri di selezione di luoghi poco abitati, a basso rischio sismico, senza vulcani ne rischi di frane e alluvioni, nonché in quote non troppo elevate (massimo 700 metri s.l.m.) e vicine ad autostrade e ferrovie in modo da essere raggiunte comodamente da treni e camion.
