di Marina Salucci
Questa volta parliamo di un autore italiano e vivente, che analizza spietatamente il presente con capacità indiscutibili, e disegna personaggi che si imprimono nella mente del lettore.
UNA DI LUNA affronta il rapporto padre-figlia, che nella narrazione sono due chef veneziani: Achille Malventi e Margherita. Un rapporto difficile da sempre, a causa dell’egocentrismo del padre, uno dei più famosi ristoratori della città, che non considera la figlia e il ristorante che aperto da sola. Nonostante ciò Margherita è legata al padre e non riesce a dire di no a questo chef rabbioso, in guerra contro il mondo. Per questo lo accompagna quando viene invitato come ospite in una famosa trasmissione televisiva, anche se le risulta molto pesante. Achille vi partecipa con sufficienza, solo per una rivalsa sui suoi avversari. E quando entra negli studi metterà a nudo, senza fare sconti, la scarsa competenza dei conduttori e degli altri chef, l’intelligenza che scarseggia, l’organizzazione che fa acqua, e soprattutto il vuoto e l’inconsistenza di una trasmissione che vuole soltanto spettacolarizzare tutto, anche una fetta di pancetta. E’ qui che questo chef dal brutto carattere ci diventa simpatico, nel non concedere nulla a un mondo di immagini truccate. Questa sua apparizione televisiva non gli darà ciò che voleva, ma ha detto ciò che gli stava a cuore e non si è svenduto. Inoltre, gomito a gomito con il padre che vede sempre solo se stesso, Margherita capisce che è ora di spiccare il suo volo. E a Venezia incontra anche l’amore, e lo accoglie come prima non aveva saputo fare.
Romanzo scritto in modo semplice e suggestivo, che scava a fondo nelle dinamiche perverse della nostra società, in modo molto ironico, mettendone a nudo le incoerenze e la scarsa consapevolezza. Indubbiamente un notevole spunto di riflessione, come tutti gli altri romanzi dell’autore.
