LA POLITICA DEVE PUNTARE SULL’AGRICOLTURA DI PICCOLA SCALA E DI COMUNITA’

Quest’annata così difficile ci sta restituendo una visione dell’agricoltura molto fragile, in particolare nelle filiere locali del cibo, quelle legate alla prossimità, alla relazione tra produttori e trasformatori, alla narrazione dei prodotti e che richiedono oggi un sostegno concreto delle politiche territoriali.

Bisogna partire per rafforzare un sistema di produzione che non può e non deve rimanere ai margini dell’attenzione da parte del mondo della politica ma deve conquistare uno spazio sempre maggiore e dare valore al proprio contributo verso una reale transizione ecologica.

L’Unione Europea deve attuare una politica agricola comunitaria, con piani strategici nazionali, che guardino al mondo dell’agricoltura di piccola scala, formata da migliaia e migliaia di piccole aziende agricole che rappresentano le tessere di un mosaico inestimabile, che gioca un ruolo molto importantissimo dal punto di vista agronomico, ecologico, culturale ed economico.

Il settore agroalimentare in Italia e in Europa deve viaggiare con regole e opportunità uguali per tutti, in quel momento e solo allora potremo parlare realmente di un mercato libero, condizionato solamente dalle capacità e dal saper fare e saper produrre qualità.

Le parole chiave per la ripartenza sono: biodiversità, agroecologia, benessere animale e stop al consumo del suolo. Le prime tre parole chiave sono i perni centrali per la la visione di una politica ecologica, così come lo è lo stop al consumo di suolo, che non vuol dire solamente interrompere la cementificazione ma intervenire anche contro l’uso smodato di pesticidi, erbicidi e eccessivo impiego delle lavorazioni, che portano alla perdita di fertilità.

I consumatori italiani scelgono sempre di più il biologico, questo lo si deve agli agricoltori che hanno creduto all’agricoltura con metodi naturali ma anche ai consumatori che hanno capito quanto sia importante investire nell’ecologia facendo la spesa. La transizione ecologica è molto sentita dai consumatori italiani, che sentono la necessità di rivolgersi ai prodotti biologici per essere parte di questa transizione che deve essere aiutata dall’Unione Europea a vantaggio dei produttori, dei consumatori e dell’ambiente.

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Pubblicato da limontenews

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