Si chiude mercoledì l’annata agraria e Confagricoltura Piemonte sta analizzando l’andamento di quest’anno.
Confagricoltura evidenzia l’andamento positivo delle produzioni vegetali, che registrano prezzi in rialzo, tuttavia non ancora a livelli ottimali per quanto riguarda i cereali. Diversa invece la situazione della frutta, con un raccolto non abbondante ma di ottima qualità, ottima invece la vendemmia. Crisi per il comparto zootecnico, l’epidemia di Covid19 ha comportato prezzi cedenti per polli, suini, latte e per la carne di razza Piemontese. Scarso, come purtroppo si sta registrando da diversi anni, il raccolto di miele.
L’inverno ‘19-20 si è rivelato come il più caldo degli ultimi sessantatrè anni, con precipitazioni inferiori alla media e questo non ha favorito la ripresa vegetativa. Anche in primavera le temperature sono state superiori alla media e le precipitazioni inferiori mentre aprile e maggio hanno fatto registrare alcune precipitazioni eccezionali. L’estate è stata calda, con temperature leggermente superiori alla media e con precipitazioni abbondanti, anche di fortissima intensità nel mese di agosto, con venti forti e violente grandinate che, fortunatamente, non hanno compromesso i raccolti.
L’autunno purtroppo si è aperto con l’alluvione del 2 e 3 ottobre, fino ad ora le temperature sono state nella media, così’ come le precipitazioni, con scarsi passaggi delle temute perturbazioni atlantiche, che spesso creano fenomeni alluvionali.
L’andamento delle produzioni vegetali, ha spiegato Confagricoltura, hanno visto un raccolto piuttosto scarso per quanto riguarda il grano tenero, sceso dal 10 al 15% rispetto allo scorso anno con prezzi in rialzo da settembre a livello soddisfacente. Produzioni in calo anche per quanto riguarda l’orzo, con rese fino al 20-30% in meno dello scorso anno. Il mais invece è ottimo e abbondante con prezzi in rialzo mentre per il riso l’annata si sta rivelando molto difficile, a causa della violenta grandinata che il 24 settembre ha colpito la zona di produzione, il raccolto invece è di buona qualità e i prezzi interessanti, buona la produzione con prezzi incoraggianti per la soia.
Il comparto frutticolo vede produzioni in calo deciso per le pesche e le nettarine, ma con qualità e prezzi soddisfacenti, bene invece le albicocche e le susine mentre per i kiwi proseguono i problemi fitosanitari agli impianti e i danni da gelo primaverile hanno ridotto la produzione. Soddisfacente la produzione delle nocciole, con prezzi in calo rispetto all’anno scorso, le castagne e i piccoli frutti registrano un buon raccolto e tiene la produzione di fragole.
Interessante, con un vistoso incremento dei consumi e dei prezzi, per la produzione orticola, buona anche la campagna del peperone di Carmagnola malgrado una produzione in leggero calo rispetto all’anno precedente.
Annata eccellente, grazie al buon clima estivo, per le coltivazioni foraggere ed i pascoli montani. Ottima la vendemmia, con produzioni nella media e qualità eccellente in particolare per quanto riguarda i vini rossi.
Sul fronte degli allevamenti zootecnici, Confagricoltura evidenzia che sono aumentate le produzioni di carni avicole, in flessione il prezzo dei polli mentre è buona la produzione di uova da galline, specialmente quelle allevate a terra.
Molto difficile invece la situazione della carne, i bovini hanno risentito dell’emergenza da Covid19, che ha impattato sui consumi e sui prezzi, il blocco del canale della ristorazione ha creato gravi danni al comparto degli allevamenti di razza Piemontese, questo ha comportato un calo notevole del prezzo sui mercati all’ingrosso.
Anche il mercato del latte bovino registra delle difficoltà, è diminuito il consumo di latte fresco ed i produttori hanno perso circa il 20-25% rispetto all’anno scorso.
In crisi anche il mercato dei suini, con gli allevatori che producono al di sotto dei costi di produzione.
Anche quest’anno è scarsa la produzione di miele, a causa del meteo instabile e delle conseguenti fioriture intermittenti del periodo primaverile.
