Confartigiato protesta per chiedere al Governo di correggere il decreto Ristori, a causa dell’incomprensibile esclusione delle pizzerie e delle rosticcerie d’asporto dalla filiera dell’agroalimentare.
Il decreto prevede un contributo a fondo perduto per le imprese e riguarda ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, attività di catering, taxi, automobili a noleggio, palestre ed eventi.
Tuttavia dal decreto manca tutta la filiera dell’agroalimentare, e soprattutto la produzione di gelati, pasticceria fresca, le pizzerie e le rosticcerie d’asporto che hanno difficoltà a sopravvivere con il solo domicilio e il servizio d’asporto che oggi offrono molti esercizi e ristoranti.
Luca Costi, segretario d Confartigianato ha dichiarato: “La chiusura anticipata colpisce tutta la filiera dell’agroalimentare e in particolare i settori delle pizzerie da asporto e rosticcerie, nonché la produzione di gelati e pasta fresca. Una discriminazione inaccettabile che chiediamo di correggere in sede di conversione del decreto”.
Confartigianato chiede quindi al Governo di intervenire al più presto per correggere l’errore.
