Il settore dell’apicoltura è in seria difficoltà, il 2 e 3 ottobre Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta sono state interessate da una forte perturbazione che nell’arco di poche ore ha scaricato al suolo delle quantità impressionanti di acqua che, in alcune zone, hanno superato anche i 400-500 mm.
Un ulteriore segnale, se ce ne fosse bisogno, della crisi climatica che stiamo vivendo. I fenomeni atmosferici violenti si stanno intensificando in questi ultimi anni e stanno impattando su territori che sono sempre meno attrezzati a reggerne gli urti con esondazioni, smottamenti e frane che oltre a sfregiare il paesaggio stanno mettendo in ginocchio attività produttive.
Aspromiele, associazione di apicoltori piemontese che da anni collabora con Slow Food per diverse iniziative, tra cui il Presidio dei mieli di alta montagna alpina, in queste settimane ha raccolto le segnalazioni dei suoi associati, il quadro che ne emerge è desolante, ben cinquanta aziende hanno subito danni e sono state più di 4500 le colonie sterminate, con un danno economico quantificato in oltre 1,5 milioni di Euro.
A fronte di questo disastro, l’Associazione Aspromiele, con la collaborazione di Unaapi, ha lanciato una campagna di raccolta fondi per sostenere le aziende che hanno avuto danni dal maltempo, per alcune di esse c’è il rischio concreto di non riuscire a ripartire.
Tutto il denaro raccolto con Aspromiele sarà versato su un conto dedicato all’emergenza gestito direttamente da Aspromiele, qui il link all’iniziativa https://www.gofundme.com/f/aspromiele-e-unaapi-per-gli-apicoltori-alluvionati
