Un deciso no, da parte di Federparchi, alla possibilità di estrarre titanio dal Monte Tarinè nell’area protetta del Parco del Beigua.
Nel corso dell’assemblea straordinaria di Federparchi del 15 ottobre si è tenuta una discussione intensa a tutto campo su diversi punti di strategia politica nazionale, l’assemblea ha poi approvato all’unanimità la mozione del coordinamento di Federparchi Liguria riguardo alla miniera, con una netta contrarietà al progetto di costruzione della stessa nel territorio protetto del Beigua.
La Regione Liguria aveva già espresso il suo parere negativo con il decreto n.1924 del 7 luglio 2015 in cui era stata dichiarata l’inammissibilità dell’istanza presentata dalla CET, Compagnia Europea del Titanio, relativa alle attività di ricerca mineraria per i minerali di titanio, granato e minerali associati nell’area del Monte Tarinè.
Già nel lontano 1995 la Regione tramite la Legge Regionale 12 del 22 febbraio 1995 sul Riordino delle aree protette nell’articolo 42 vietava l’apertura e l’esercizio di miniere, di cave e di discariche nei territori dei parchi e delle aree protette.
L’area del Monte Tarinè è inoltre classificata, con deliberazione n.1687 del 4 dicembre 2009 della Giunta Regionale nelle zone rilevanti per la salvaguardia dei Siti di Importanza Comunitaria.
Il 17 novembre 2015 inoltre l’Assemblea Plenaria dell’Unesco in occasione della trentottesima Conferenza Generale ha approvato la creazione della nuova categoria dei siti Unesco, i Geoparchi mondiali, in cui è stato inserito anche il Parco Regionale del Beigua.
