In occasione dell’inaugurazione della dodicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto di Torino si è parlato del “modello Piemonte” dove pubblico e privato lavorano fianco a fianco per la promozione dell’agricoltura e del turismo.
Carlo Petrini, presidente di Slow Food ha aperto l’edizione in corso alle OGR del Lingotto di Torino dicendo come Torino è fiera di essere la città di Terra Madre Salone del Gusto, lo è stata e lo sarà anche fra due anni. La sfida ha alle spalle l’esperienza maturata a Torino e in Piemonte, un modello per tutta l’Italia su come ripartire.
Mariangela Susigan, cuoca del Ristorante Gardenia di Caluso ha fatto presente che serve attenzione ai luoghi che viviamo, coltivando la bellezza del territorio, non più limitandosi però alla teoria ma con azioni pratiche.
Raffaella Firpo, produttrice del Presidio Slow Food del peperone di Capriglio, nell’Astigiano ha fatto presente che i piccoli produttori sono in trincea e vorrebbero un aiuto concreto con meno burocrazia.
L’assessore regionale all’agricoltura, Marco Protopapa, ha raccolto le testimonianze degli agricoltori del territorio, che vivono le difficoltà dovute anche all’incuria e alla burocrazia, specificando che bisogna cambiare metodo, anche da parte dell’Europa, con più attenzione al green.
Il presidente regionale Alberto Cirio ha detto che manifestazioni come Terra Madre Salone del Gusto rappresentano un volano straordinario per la promozione turistica del territorio regionale.
Il Sindaco di Torino, Chiara Appendino ha evidenziato che oggi è possibile parlare di agricoltura e città come un unico contesto geografico, con spazi per l’agricoltura anche nelle aree urbane e che Torino è stata l’unica città in Italia che è riuscita a ridurre il consumo di suolo, addirittura avendo un consumo del suolo negativo.
