Arriverà ad ottobre nell’ambito della nuova edizione di Terra Madre Salone del Gusto la mostra itinerante “What you didn’t know existed. Endangered food from around the world” che attraverso il racconto degli alimenti a rischio di estinzione svela le nostre radici europee.
Obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare i cittadini europei al tema dell’alimentazione e alla tutela di questo patrimonio a livello globale. Da diversi anni ormai Slow Food è impegnata nella tutela e nella promozione del valore culturale della biodiversità alimentare, ad esempio con L’Arca del Gusto in cui vengono catalogati i prodotti che rischiano di scomparire in tutto il mondo.
Il cibo è uno straordinario mezzo di comunicazione, capace di veicolare messaggi più di qualsiasi articolo, libro o video. Il cibo ci racconta la sua storia, che ci riporta indietro nel tempo alla scoperta delle radici comuni europee, una storia che non è una sorta di curva increspata, continuamente arricchita da preziose contaminazioni culturali e gastronomiche, spesso dovute ai fenomeni migratori.
Sempre nell’ambito del progetto Food is Culture nei mesi scorsi è stato organizzato un contest rivolto ai cittadini europei per inserire nuovi prodotti da aggiungere al catalogo dell’Arca del Gusto di Slow Food. Alimenti che appartengono alla cultura e alle tradizioni del territorio e che rischiano di estinguersi a causa dell’industrializzazione dell’agricoltura, alla trasformazione degli stili alimentari, ai cambiamenti climatici e all’abbandono delle aree rurali.
Prima classificata è stata la capra verata, razza tipica dell’Estremadura, regione spagnola situata nel Sud-Ovest, questa capra un tempo molto diffusa è stata iscritta nel registro delle razze a rischio di estinzione a causa del progressivo abbandono del suo allevamento. Dal suo latte viene prodotto il queso de La Vera, un formaggio tipico.
Al secondo posto i buffeddhi, un dolce natalizio tipico della comunità grecanica dell’Aspromonte in Calabria, un panzerotto dolce con un ripieno a base di patate dolci, miele, cannella, mosto cotto, chiodi di garofano e buccia di mandarino che sta rischiando di scomparire a causa della difficile reperibilità delle patate dolci.
