Le Giurie del Premio Acqui Storia, riunitesi in Acqui Terme, hanno designato i vincitori della 53ª edizione del Premio. Nato nel 1968 per onorare il ricordo della “Divisione Acqui” e i caduti di Cefalonia nel settembre 1943, questo Premio è divenuto in questi ultimi anni uno dei più importanti riconoscimenti europei nell’ambito della storiografia scientifica e divulgativa, del romanzo storico e della storia al cinema ed in televisione, ottenendo un importante rilancio scientifico, culturale e mediatico ed una grande visibilità internazionale.
La situazione sanitaria emergenziale dettata dall’epidemia da Covid-19 ha imposto, a livello nazionale, misure di contenimento epidemiologico e conseguenti sostanziali variazioni alla realizzazione degli eventi pianificati per l’anno 2020. Tuttavia, nel rispetto delle misure precauzionali previste per il contenimento del Covid-19, l’Amministrazione ha ritenuto di procedere con l’iter organizzativo del Premio, compatibilmente con le disposizioni governative in merito alla situazione sanitaria nazionale, vista l’importanza rivestita da tale manifestazione e la buona partecipazione riscontrata anche quest’anno da parte di Editori e Autori.
La corrente edizione del Premio Acqui Storia, su proposta dell’Assessore Regionale Marco Protopapa e per desiderio dell’Amministrazione Comunale, è dedicata al personale sanitario, ai volontari, alla croce rossa, alle pubbliche assistenze, alla misericordia, ai vigili del fuoco, alle forze armate, alle forze dell’ordine e a tutti i soggetti privati, enti ed associazioni che hanno operato nell’emergenza Covid 19 al fine di dare un segno significativo della vicinanza del Premio e della Città di Acqui a chi si è impegnato in questo particolare contesto. Tutti coloro che si sono impegnati in questo momento particolarmente tragico della storia umana e hanno agito quindi concretamente sulla storia, spesso in situazioni delicate e pericolose, vengono pertanto idealmente insigniti del più importante riconoscimento del Premio Acqui Storia, quello di Testimoni del Tempo.
La Giuria della sezione storico-divulgativa, che annoverava 55 volumi in concorso, ha decretato la vittoria di Gian Piero Brunetta con il volume “L’Italia sullo schermo. Come il cinema ha raccontato l’identità nazionale “, Carocci Editore.
La Giuria della sezione storico-scientifica, sui 55 volumi presentati, ha proclamato la vittoria di Luciano Canfora con il volume “Il sovversivo. Concetto Marchesi e il comunismo italiano”, Gius. Laterza & Figli.
Mariapia De Conto, con “Il silenzio di Veronika “, Editrice Santi Quaranta ha vinto i 6500 euro in palio per la sezione del Romanzo Storico, cui erano giunte 58 opere letterarie.
La cerimonia di premiazione della 53ª edizione del Premio Acqui Storia è in programma sabato 17 ottobre alle ore 17.00 presso il Teatro Ariston di Acqui Terme, Piazza Matteotti. Sarà condotta da Roberto Giacobbo, giornalista, docente universitario, conduttore ed autore televisivo di programmi di successo quale “Freedom – Oltre il confine”, e sarà il culmine di un intenso programma di eventi.
La cerimonia del Premio Acqui Storia sarà infatti preceduta, nella giornata di venerdì 16 ottobre, da un ciclo di conferenze di approfondimento che hanno lo scopo di avvicinare gli studenti e tutto il pubblico alle tematiche storiche e, nel contempo, coinvolgerli attivamente nel programma del Premio. Sul palco del Teatro Ariston si susseguiranno figure di grande spessore storico scientifico del panorama culturale internazionale. Gli incontri avranno inizio la mattina con il seguente programma: ore 10.00 Gad Lerner e Laura Gnocchi presentano il volume ”Noi, partigiani. Memoriale della Resistenza italiana”, Feltrinelli 2020; ore 12:00 Presentazione del film “Ricordo il massacro nazista” di Kostas Vakkas. Introduce il dott. Fabrizio Prada, Presidente Associazione Divisione Acqui – Sezione Parma.
La mattina del 17 ottobre si aprirà alle ore 10,00 presso il Teatro Ariston con il tradizionale incontro degli Autori vincitori con gli studenti degli Istituti Scolastici cittadini: modererà l’incontro il dottor Danilo Poggio, giornalista professionista, direttore news Grp Televisione e collaboratore del quotidiano Avvenire. Nel pomeriggio il Mercatino del Libro di Storia proporrà i testi del Premio con stand in Piazza Matteotti (Portici Via XX Settembre in caso di pioggia) che accoglieranno il numeroso pubblico a partire dalle ore 14,00 in attesa della cerimonia finale di premiazione.
La cerimonia prevede, oltre alla presenza dei vincitori delle tre sezioni librarie, le personalità insignite dei premi speciali “Testimone del Tempo”, “La Storia in TV” ed il Premio alla Carriera. L’assegnazione del premio Testimone del Tempo 2020, che rappresenta il momento più prestigioso della manifestazione, vedrà calcare il palco del Teatro Ariston due figure di straordinario rilievo nel panorama artistico e culturale contemporaneo: il noto storico Alessandro Barbero, ordinario di Storia medievale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro e Paolo Pezzino, Presidente dell’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri”.
Il Premio La Storia in TV vedrà salire sul palco dell’Ariston Roberto Olla, giornalista e curatore di importanti rubriche a carattere storico andate in onda sulle principali reti televisive italiane, noto per i suoi meriti professionali di grande divulgatore che ha raccontato i principali eventi internazionali attraverso la parola scritta e gli strumenti radiotelevisivi, ottenendo diversi riconoscimenti nazionali e internazionali.
Il Premio speciale “Alla Carriera”, istituito nel 2009, verrà conferito a Gad Lerner, giornalista, conduttore televisivo e saggista. È uno dei giornalisti più apprezzati della televisione italiana, promotore e conduttore di formati tv che hanno fatto la storia del piccolo schermo. Anchorman, giornalista, personaggio simbolo di una maniera moderna e spregiudicata di fare informazione. Multimediatico, polemico e rigoroso ama il dibattito critico e il leale scontro di opinioni. Di fatto Gad Lerner è una delle personalità più interessanti dell’informazione televisiva, ed è conosciuto al grande pubblico grazie a trasmissioni di successo e di non banale fattura, sempre attente all’approfondimento e all’investigazione della realtà. Trasmissioni come l’ormai storica “Profondo Nord” o “Milano/Italia”, sono state oltretutto particolarmente innovative nella forma e nel metodo.
Sarà inoltre dedicato un momento della cerimonia ad un reduce dell’isola di Cefalonia, Bruno Bertoldi, la cui storia è narrata nel volume finalista di Filippo Boni “L’ultimo sopravvissuto di Cefalonia. Dai campi nazisti ai gulag sovietici, l’incredibile storia di Bruno Bertoldi, un eroe qualunque”, Longanesi. Bruno Bertoldi, un eroe suo malgrado, è un uomo per bene che ha attraversato tutti gli orrori del Novecento, cercando in ogni modo di sopravvivere, ma senza voler mai rinunciare alla propria dignità. Sarà accompagnato dall’Arch. Tiziano Zanizi Segretario Nazionale dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui per ricordare il terribile eccidio consumato dai tedeschi nei confronti dei soldati italiani e greci, nella speranza che la memoria storica costituisca uno dei fondamenti del progresso morale, culturale e sociale della nazione.
“Un grande appuntamento culturale per la nostra città che arriva alla sua 53ª edizione. La cultura rappresenta sempre, soprattutto in un periodo delicato quale quello che stiamo attualmente vivendo, la strada della rinascita e del rilancio. Ogni anno la nostra comunità accoglie con entusiasmo le preziosissime produzioni letterarie che in questa città ricevono un alto riconoscimento in una manifestazione che nel tempo è stata capace di crescere e d’innovarsi. Questo non può che essere lo stimolo per continuare a impegnarsi per far crescere un evento unico nel panorama italiano. Quest’anno forse comprendiamo maggiormente il valore degli eventi storici che entrano nella vita quotidiana e la loro importanza: oggi assume davvero una nuova luce, in quanto il Premio Acqui Storia vuole essere soprattutto uno strumento che ci aiuta a cogliere il significato profondo della memoria storica, insegnandoci a sondare il passato per parlare di futuro” ha dichiarato il Sindaco di Acqui Terme Lorenzo Lucchini.
MOTIVAZIONI PREMI SPECIALI
TESTIMONI DEL TEMPO
Alessandro BARBERO. Il Premio Acqui Storia vuole rendere onore al professor Alessandro Barbero per la sua insigne carriera di storico e scrittore, dotato di rigore scientifico, autore di numerosi saggi che hanno riscosso un importante successo editoriale ed ideatore di documentari storici e programmi di arricchimento culturale che hanno incontrato l’apprezzamento del pubblico. Il Professor Barbero ha saputo abbinare una prestigiosa carriera accademica con un impegno costante di grande divulgatore attento alla pluralità degli strumenti di informazione, un binomio che lo rende lo storico più amato e seguito anche dalle generazioni più giovani, che ha saputo coinvolgere con travolgente entusiasmo. Negli ultimi anni, Barbero ha acquisito una notevole popolarità su Internet grazie all’abilità divulgativa dimostrata in una serie di conferenze e lezioni caricate su Youtube, che hanno guadagnato centinaia di migliaia di visualizzazioni. Il successo dei podcast e dei video di Barbero è il frutto di un lavoro di divulgazione quasi trentennale e del suo eccezionale talento narrativo, oltre che dell’assenza di prodotti simili in lingua italiana. Ordinario di Storia medievale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, membro del comitato di redazione della rivista Storica, collabora con la rivista Medioevo, il quotidiano La Stampa, l’inserto Tuttolibri e l’inserto Domenica del quotidiano Il Sole 24 Ore.
Paolo PEZZINO. Paolo Pezzino riceve il riconoscimento di Testimone del Tempo quale presidente dell’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri”. Il conferimento di un premio così prestigioso rappresenta il riconoscimento dell’attività che da 71 anni l’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” (già Insmli) porta avanti come capofila di una rete di 65 Istituti associati e 15 istituti collegati. Si tratta di una realtà associativa, unica in Europa, che unisce la ricerca storica sull’età contemporanea (non solo sull’antifascismo e il Movimento di Liberazione, ma anche sull’intero arco cronologico del Novecento e del secolo corrente) coniugando serietà scientifica, onestà intellettuale e attenzione alla divulgazione al di fuori dei ristretti ambiti accademici, con particolare riguardo per il mondo della scuola.
Titolare della cattedra di Storia contemporanea relativo al corso di laurea in Storia nel corso triennale e del corso di laurea in Storia e Civiltà per la specialistica all’Università di Pisa, è anche socio fondatore della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO), membro del comitato di direzione della rivista “Passato e presente”, editorial advisor della rivista “Modern Italy. Journal of the Association for the Study of Modern Italy”, presidente del comitato scientifico del Museo audiovisivo della Resistenza. È stato responsabile per l’Università di Pisa della convenzione di collaborazione scientifica con l’Institut for Holocaust Researches di Yad Vashem, Gerusalemme, attiva per il quadriennio 2005-2008. È stato anche direttore del Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea della stessa Università di Pisa dal 2000 al 2003, prorettore per i rapporti con il territorio dell’Università di Pisa dal 2003 al 2006, direttore della Scuola di Dottorato in Storia, Orientalistica e Storia delle Arti, Università di Pisa per il biennio 2010-2011. Dal 1º novembre 2011 al 1º giugno 2014 è stato distaccato presso il Centro Linceo interdisciplinare “Beniamino Segre” dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Roma.
LA STORIA IN TV
Roberto OLLA. Uno dei massimi autori ed esperti italiani di Storia in televisione, un esperto che, per molti versi, può essere considerato un pioniere della divulgazione storica in TV. Giornalista del Tg1, caporedattore responsabile della rubrica Tg1Storia e della rubrica Tg1Dialogo, in RAI dal 1978, nella televisione pubblica Olla ha realizzato documentari di respiro internazionale che hanno spaziato dalla mafia all’Olocausto, dalle Foibe all’emigrazione, con un occhio d’attenzione alla Seconda guerra mondiale e alle memorie dei reduci di varie nazioni. Tra questi rientrano i Combat film, una storia del secondo conflitto mondiale attraverso le riprese dei cineoperatori americani – produzione multimediale che comprende un ciclo di 12 documentari su RaiUno, la pubblicazione di 25 homevideo dvd, un ciclo radiofonico (“Combat Radio”) su Radiodue. Per gli Speciali del Tg1 ha realizzato inoltre numerosi documentari e inchieste tra cui “Sindrome Vietnam”, “Sonderkommando”, “La notte e l’alba di Elie Wiesel”, “Testimoni degli abissi” e molti altri. Sempre per la Rai ha realizzato il primo documentario in 3D intitolato “Foibe” e sta realizzando il secondo dedicato agli italiani sopravvissuti ad Auschwitz. Ha scritto e diretto documentari per coproduzioni internazionali con emittenti pubbliche europee, The History Channel, Arte.Tv, tra cui “Looking for Sophia”. “Foibe” è il primo film documentario in 3D della Rai. Scritto e diretto dal giornalista, unisce le nuove riprese in 3D realizzate in Istria, i materiali del repertorio storico, appositamente restaurati e adattati e gli acquerelli realizzati da Gianni Carino. Il terrore delle foibe legato ad uno degli incubi peggiori, finire inghiottiti da un buco nero nella terra, provocò un esodo di massa: gli italiani del confine orientale si dispersero per il mondo. “Foibe” è stato infatti realizzato in 3D per dare ai giovani la dimensione più vicina possibile al ritrovarsi sul bordo di un buco nero di fronte al baratro della storia.
Autore di diversi libri tra i quali “Combat Film” (Rai Eri,1997) , “Le non persone “ (Rai Eri, 1999) e “ Ancora ciliegie, zio SS” ( Rai Eri, 2001), ha ricevuto importanti riconoscimenti come il Premio Flaiano 2002, il Premio Internazionale di Letteratura Il Molinello 2001, il Premio Saint Vincent 1997, il Premio Ilaria Alpi, il premio Hrant Dink per la libertà d’informazione, l’Oscar Tv Speciale per il 50° della Tv. È stato presidente a Ginevra dell’IAG (Interdisciplinary Archives Group) organismo dell’Ebu. È membro del comitato scientifico del Museo della Shoah di Roma. È stato membro del comitato scientifico della mostra sulle Foibe al Vittoriano.
PREMIO ALLA CARRIERA
Gad LERNER
E’ nato a Beirut da una famiglia ebraica. Comincia la sua attività giornalistica nel 1976 nel quotidiano “Lotta Continua” dove ha lavorato fino al 1979 ricoprendo l’incarico di vicedirettore, ha quindi collaborato a Radio Popolare prima di entrare nella redazione de L’Espresso. Nei primi anni Novanta inizia la sua esperienza televisiva realizzando per la Raitre di Guglielmi due trasmissioni dedicate alla questione settentrionale: Profondo Nord e Milano, Italia. Chiamato da Ezio Mauro a La Stampa come vicedirettore nel 1993, collaborerà successivamente come inviato e editorialista con il Corriere della sera e in seguito con Repubblica.
Di nuovo alla Rai con due edizioni di Pinocchio, nel 2000 viene nominato direttore del Tg1 ma pochi mesi dopo rassegna le dimissioni. Nel 2001 partecipa alla fondazione di La7. Ne dirige il telegiornale, vara con Giuliano Ferrara la trasmissione Otto e mezzo, ed ha condotto ogni settimana per dieci anni L’Infedele dal 2002 al 2012. E’ presidente del comitato editoriale di Laeffe, televisione del Gruppo Feltrinelli. Attualmente scrive per Nigrizia. A novembre 2016 è tornato sugli schermi della Rai come autore e conduttore di Islam – Italia un programma di apprendimento in onda su Rai 3 che racconta la trasformazione vissuta dalla nostra società. Inoltre sta realizzando, sempre per Rai3, i reportages di Operai e uno speciale a mezzo secolo dalla Guerra dei Sei Giorni. Il 3 giugno 2019 ha avuto inizio un nuovo programma L’Approdo, sempre in onda su Rai 3.
Tra i suoi libri: Operai (Feltrinelli, 1987, ristampato nel 2010); Crociate. Il millennio dell’odio (Rizzoli, 2000); Tu sei un bastardo. Contro l’abuso delle identità (Feltrinelli, 2005); Scintille. Una storia di anime vagabonde, (Feltrinelli 2009), Concetta: Una storia operaia (Feltrinelli).
Come giornalista ed intellettuale è spesso chiamato a discutere sui principali temi dell’attualità con particolare attenzione ai conflitti religiosi nel sud del Mediterraneo e alla questione dell’immigrazione. È apprezzato anche dal mondo imprenditoriale per le sue conoscenze in ambito economico. Inoltre è profondo conoscitore di tutti i temi afferenti alla sfera dell’informazione.
Anche i suoi critici più intransigenti riconoscono in Gad Lerner un giornalista equilibrato ed obiettivo, pronto alla polemica ma rispettoso delle opinioni altrui.
