Continuano le interviste ai candidati alle elezioni regionali della Liguria del 20 e 21 settembre, terzo appuntamento è con Arcangelo Merella che si presenta nella lista PSI-IV-+Europa a sostegno del candidato presidente Aristide Massardo.
Una breve presentazione…
Ho 67 anni, sono nato e vivo a Genova sono sposato con due figli, dopo aver frequentato la facoltà di architettura all’Università di Genova mi sono specializzato in telematica per i trasporti presso il Politecnico di Torino e online sul sistema Intelligent Transport System. Dalla metà degli anni Ottanta ho ricoperto diversi incarichi per enti pubblici quali il Comune di Genova, la Regione Liguria, l’Università di Genova e altri ancora.
La sua esperienza politica?
Iscritto al Partito Socialista fin da giovane, dal 1985 al 1990 ho ricoperto il ruolo di capo gabinetto del Vicesindaco del Comune di Genova, nel periodo dei Mondiali di Calcio e delle Celebrazioni Colombiane. Nel 1990 sono entrato in Regione Liguria dove ho ricoperto la stessa funzione per la Vicepresidenza della Giunta. Dal 1995 al 1997 sono stato funzionario in Regione e dal 1997 al 2007 assessore alla mobilità, trasporti, polizia locale e protezione civile del Comune di Genova. Dal 2012 sono nuovamente in Regione Liguria come funzionario per i progetti, le infrastrutture, i porti e la logistica. Dal 2014 al 2016 sono stato amministratore unico di IRE, l’Agenzia regionale per il recupero delle infrastrutture e dell’edilizia. Nel 2017, da membro del Partito Socialista mi sono candidato come Sindaco di Genova nella lista civica Ge9Si che ha visto unirsi tante persone su una serie di progetti per il rilancio del tessuto economico e produttivo cittadino.
Da dove nasce l’idea di candidarsi per il Consiglio Regionale?
Perchè è necessario un cambiamento, in tutti questi anni la gestione regionale è stata negativa, prendiamo ad esempio la sanità, i trasporti, le infrastrutture, serve un cambiamento con persone competenti e abbiamo individuato nella figura di Massardo la persona giusta per il rilancio. Un terzo polo di forze riformiste che è alternativo a quelli fallimentari sia della destra che della sinistra che preferiscono il populismo rispetto agli interventi, una scelta a cui ho aderito senza dubbi.
Quali sono le sue idee che porterà in Consiglio Regionale se eletto?
Innanzi tutto il rilancio dell’economia, bisogna fare di Genova il primo porto del Mediterraneo sfruttando la vicinanza con Francia, Svizzera e Germania. Aiutare la crescita delle imprese, in particolare quelle innovative e le start-up, rendere il territorio ligure accessibile e sicuro, per attirare nuovi turisti, puntando al turismo culturale come leva per diversificare e accrescere la nostra regione, costituire una scuola di management internazionale delle tecnologie, creare una struttura di monitoraggio del mercato del lavoro, trasporto pubblico gratuito per gli under 16 e la valorizzazione dell’entroterra per contrastare lo spopolamento, portando la fibra anche nei centri abitati più piccoli e garantire il collegamento tra entroterra e costa, infine politiche per l’ambiente, per fare che la Liguria diventi la regione più green d’Europa entro il 2030.
