Slow Food Travel, progetto lanciato nel Biellese lo scorso anno tramite il coinvolgimento delle realtà produttive, ristorative e ricettive selezionate perché coerenti con la filosofia del Buono, Pulito e Giusto.
L’edizione di quest’anno, coordinata dalla Condotta di Biella si estende all’intera Provincia e sconfina nella zona di Ivrea dove collabora con il progetto Terre del Movimento Lento.
Le cinquantasei realtà produttive, ristorative e ricettive che hanno aderito si intrecciano con i siti culturali della Rete Museale Biellese, dando ai visitatori la possibilità di conoscere la storia dei prodotti del territorio, scoprire i paesaggi e partecipare ai laboratori di degustazione presso i produttori.
Il Biellese è un’area relativamente piccola ma che offre una straordinaria varietà di paesaggi, dalla Serra morenica d’Ivrea, alla selvaggia Valsessra fino alle valli Elvo, Oropa, Cervo e Strona.
In un fine settimana si potranno scoprire una miniera d’oro di epoca romana, soggiornare in un monastero-alpeggio, un una eclettica e misteriosa locanda, visitare un lanificio storico situato presso un impetuoso torrente e vivere esperienze gastronomiche uniche legate alle tradizioni dei paesi di montagna che si trovano lungo le valli.
Tra i prodotti più caratteristici di queste zone c’è il burro a latte crudo dell’alto Elvo, Presidio Slow Food, ottenuto dall’affioramento della panna nel tradizionale fraidel, piccolo fabbricato in pietra attraversato dall’acqua sorgiva che caratterizza gli alpeggi della valle. Dal latte scremato viene prodotta la toma magra a latte crudo, dagli aromi intensi di flora alpina e dalla caratteristica consistenza elastica.
Parlando di burro e formaggi non possiamo non citare la regina di queste valli, la vacca pezzata rossa di Oropa, razza bovina autoctona che si riesce ad adattare alla transumanza e al mantenimento dei pascoli più alti e impervi. La carne della pezzata rossa di Oropa produce ottimi salami e spezzatini da accompagnare alla polenta macinata a pietra nei mulini locali.
Da segnalare anche le castagne essiccate nelle tradizionali graa, costruzioni di pietra dove i frutti seccano lentamente in un solaio fatto di intelaiatura di assi, al di sotto dei quali si accende un fuoco di legna. Fino ad un secolo fa le castagne erano considerate il pane dei montanari.
Ogni sito che aderisce a Slow Food Travel Montagne Biellesi si impegna a valorizzare il territorio, fornendo tutte le indicazioni necessarie per una piena esperienza delle montagne e dei paesaggi del Biellese, con un soggiorno che unisce cibo, cultura e stare insieme. Ogni realtà sostiene inoltre il progetto nel suo insieme, producendo o acquistando i prodotti delle aziende che ne fanno parte, selezionate e coinvolte sulla base di linee guida condivise e sottoscritte.
L’edizione di quest’anno offre molto da bere, dai vini naturali di Manfrinati all’idromele biellese, dai vini biologici di Pastoris ai distillati artigianali di Marchisio fino alla birra artigianale di Lavino Zona.
Insieme al pane autarchico di Cascina Escuelita sarà possibile trovare nei ristoranti e B&B coinvolti anche il pane naturale di Frangipane, sul fronte frutta e verdura fresca aderisce tramite un metodo elaborato e affinato nel tempo che favorisce la fertilità dei terreni l’Azienda agricola Manenti.
Il panorama dei cereali locali si allarga con un azienda biodinamica specializzata nel gluten free, che produce grano saraceno, mais e farina di fagiolo, perfetti per preparare l’originalissima polenta concia senza latticini e prodotti di origine animale che si può degustare alla Trappa di Sordevolo fino alle ottime crepes al saraceno delle merende di Terra Anima e Cucina.
Da non perdere una visita ai numerosi mulini a pietra o in alpeggio scoprendo le sorgenti del burro a latte crudo dell’alto Elvo, Presidio Slow Food. Segnalati infine dalla guida Osterie d’Italia il Ristorante 2 Cuori e La Taverna del Gufo.
