Arriva domani nelle librerie la settima edizione della Guida alle birre d’Italia, un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono conoscere da vicino questo mondo.
L’edizione di quest’anno si rinnova anche nella grafica, più facile nella consultazione e pensata diversamente. La sezione dei birrifici è organizzata in birrifici artigianali e non, beer firm e affinatori, più selezionata rispetto alle precedenti edizioni in quanto Slow Food vuole consigliare quelli che davvero hanno convinto nel periodo tra la precedente guida e l’attuale.
I riconoscimenti sono stati semplificati, due per i birrifici e due per le birre, mantenendo le chiocciole e le birre slow e introducendo le eccellenze e le birre imperdibili, ovvero quei produttori che hanno una qualità molto elevata e quei prodotti che hanno colpito per le loro caratteristiche organolettiche.
È stata aggiunta una nuova sezione Perchè la chiocciola, dove vengono spiegati i motivi che hanno spinto ad attribuire il riconoscimento più importante.
Una sezione totalmente nuova elenca i locali dove bere e comprare birra artigianale, oltre 600 in tutta Italia descritti attraverso semplici informazioni quali indirizzo, numero di telefono, posti all’aperto, orario di apertura, numero di spine e pompe, offerta di cibo, presenza di parcheggio e di posti all’aperto.
Slow Food credere infatti che la rete di pub, beershop ed enoteche giocherà un ruolo fondamentale non solo per la diffusione della birra artigianale e della cultura di questa bevanda.
La Guida alle birre d’Italia 2021 è composta da 624 pagine e costa 18 Euro e 50, scontata per i soci Slow Food al prezzo di 14 Euro e 80.
