Non sembra esserci pace per la Valle Stura, in particolare per la viabilità in questo territorio così importante che collega il Ponente di Genova (e in particolare il Porto di Voltri) all’Alessandrino e alla Pianura Padana.
Dopo i ben noti fatti della fine di dicembre, con il crollo di calcinacci sull’Autostrada A26 avvenuto nella Galleria Bertè nei pressi di Rossiglione, due giorni fa l’ennesimo disagio, una frana si è infatti staccata in occasione del maltempo che ha flagellato l’entroterra proprio sopra il casello autostradale di Masone, che rimane al momento chiuso. La Strada Statale del Turchino è quindi nuovamente l’unica percorribile per collegare due territori importanti sia per quanto riguarda i numerosi pendolari che per i traffici commerciali, con ulteriori disagi dovuti al passaggio di mezzi pesanti lungo il Turchino.
Una situazione che ha portato all’esasperazione i Sindaci della vallata, che da tempo combattono con tutti i disagi possibili e immaginabili. “Queste situazioni non devono succedere più, siamo stufi, non siamo la pattumiera della Liguria” ha dichiarato ai giornali il Sindaco di Masone, Enrico Piccardo in trincea insieme ai suoi colleghi Mirco Ferrando di Mele, Giovanni Oliveri di Campo Ligure e Katia Piccardo di Rossiglione.
Non vi sono certezze sui tempi di ripristino della frana, in quanto i geologi hanno riscontrato insieme ai detriti la presenza di talco, un minerale che rende il terreno particolarmente instabile.
I Sindaci della valle pensano ad un’azione legale con una richiesta di risarcimento danni ad Autostrade, per sostenere i costi di pendolari, imprese e commercianti della vallata.
