Una situazione paradossale riguarda il prezzo delle albicocche, come denuncia Slow Food. La regola normalmente vuole che i prodotti seguano l’andamento stagionale, ma in questo caso abbiamo delle sorprese.
Attualmente le albicocche, ancora delle primizie, arrivano dal Centro-Sud, in particolare Puglia e Campania, il prezzo è relativamente contenuto, dai 2,5 ai 3,5 Euro al chilo. Verso la metà di giugno, nel pieno del periodo di maturazione, paradossalmente il prezzo delle albicocche salirà, al contrario di quanto normalmente avviene.
Il motivo è da ricercarsi nell’Emilia Romagna, la regione che fornisce il maggior numero di albicocche in Italia, le condizioni atmosferiche sulla Pianura Padana sono state anomale ed hanno pregiudicato fioritura e legatura, con un raccolto previsto abbastanza misero. Se ci sarà scarsità di prodotto, il Sud mollerà, il Centro non sarà pronto ed i prezzi saliranno.
Per quanto riguarda invece le ciliegie sembra che terranno il prezzo fino alla fine del loro periodo naturale (inizio luglio), quest’anno infatti la temuta concorrenza della Spagna, che produce ciliegie a tonnellate per l’esportazione sembra fuori gioco.
Tra i presidi Slow Food delle albicocche vanno segnalati quelli di Scilato, vicino a Palermo e quello di Valleggia di Quiliano nei pressi di Savona.
