Ancora una volta i consumatori segnalano un aumento sensibile dei prezzi del settore ortofrutticolo, a questo, spiegano Adiconsum e Federconsumatori, in molte zone si aggiunge la mancata esposizione delle indicazioni obbligatorie di frutta e verdura in vendita nei mercati e dai venditori ambulanti.
Le associazioni dei consumatori spiegano che non si può derogare in nessun modo agli obblighi di legge sull’etichettatura dei prodotti freschi e prima di essere commercializzati devono riportare queste indicazioni: il prezzo al kg, categoria, varietà del prodotto, denominazione di vendita e paese di origine.
La mancata esposizione di queste informazioni e l’aumento dei prezzi risultano anche dai monitoraggi fatti dalle due associazioni che chiedono quindi un maggiore controllo da parte delle autorità competenti.
Riguardo ai prezzi invece Istat e Coldiretti stimano l’aumento pari all’8,4%, per la frutta e del 5% per la verdura, ad essere care in particolare le primizie con pesche e albicocche che raggiungono prezzi che arrivano anche a 3 Euro per le prime e 5 Euro al chilo per le seconde. Meglio vanno pomodori e zucchine che hanno subito un ribasso negli ultimi giorni.
I commercianti si sono difesi, spiegando che i prezzi sono stabili da un paio di settimane e simili a quelli dell’anno scorso, spiegando che le primizie sono più costose del resto, il problema maggiore, dicono le associazioni dei commercianti, è dovuto ai costi di produzione troppo alti.
