Quando abbiamo scelto il titolo della nostra stagione teatrale non avevamo idea di quanto potesse essere sinistramente indovinato.
Sì perché per attraversare il periodo che stiamo vivendo tocca diventare tutti un po’ SUPERHUMAN.
Torniamo a scrivervi dopo un periodo di silenzio e di riflessione. Non ci siamo mai fermati. Stiamo lavorando, rigorosamente da casa, per riprogrammare gli eventi annullati, siamo già proiettati sull’organizzazione della prossima stagione e stiamo pensando a qualcosa per farvi compagnia quest’estate.
Perché abbiamo bisogno di tornare a fare quello che ci riesce meglio. Arte, teatro, intrattenimento. Chiamiamolo come vogliamo ma noi abbiamo bisogno di raccontare stsorie, di ascoltarne altre, di condividerle con voi.
Lavoriamo ogni giorno come se nulla fosse, come se domani potessimo tornare ad aprire le porte dei nostri teatri. Ma sappiamo che ci vorrà ancora molto tempo perché questo accada. Consci che ogni programma potrà essere di nuovo sconvolto e rimandato, annullato.
E allora ci tocca riflettere su quanto sta accadendo. Perché le nostre e le vostre vite sono cambiate, non solo il nostro e il vostro lavoro.
Ci siamo trovati a combattere una battaglia che nessuno pensava di dover affrontare. Qualcosa di talmente “distopico” che si pensava di poterlo vedere soltanto in un brutto film catastrofico.
Ogni giorno vediamo immagini che saranno stampate sui libri di Storia, fotografie di un tempo che speravamo né le nostre generazioni né quelle dei nostri figli dovessero vivere: la triste sfilata dei camion che da Bergamo trasportano le salme in altri cimiteri, anche qua vicino a noi, persone che lottano per la vita, altre – i veri superhuman – che mettono a rischio la propria per salvarne altre, strade deserte nelle città di tutto il mondo, che solo a guardarle ti si bagnano gli occhi.
Di fronte a tutto questo ci chiediamo quale debba essere il nostro ruolo, perché ognuno di noi ne ha uno in tutto questo.
Quanto è giusto pensare al teatro in questo momento? La risposta la troviamo nei piccoli segnali che vediamo quotidianamente: nei ragazzi dei nostri corsi, che ringrazieremo per sempre, che partecipano con entusiasmo a solo apparentemente fredde videolezioni online, nei social invasi da artisti professionisti o improvvisati che comunicano con letture, brani recitati, canzoni, la loro voglia di condivisione.
Allora capiamo chiaramente qual è il nostro ruolo.
O meglio, quale sarà.
Sì perché adesso è il tempo di stare vicino ai medici, agli infermieri, ai volontari delle ambulanze e della Protezione Civile. Noi dobbiamo restare a casa e rendere più facile il loro lavoro.
Ma dovremo esserci quando tutti avremo bisogno di dimenticare questo maledetto virus e pensare alla bellezza, al bisogno di stare di nuovo insieme. E ci saremo.
Perché sarà meraviglioso tornare a teatro, che sia in un prato, in una piazza, in una strada o negli edifici in cui abbiamo iniziato questa avventura. Ci saremo, e vogliamo ritrovarvi tutti.
Tenete duro.
Mai come oggi: BE SUPERHUMAN!
AVVISO PER GLI ABBONATI E PER I POSSESSORI DI CARNET
Al momento non sappiamo ancora se la stagione 2019-2020 potrà essere conclusa regolarmente recuperando le date fin qui annullate. Il buon senso farebbe pensare di no ma dobbiamo aspettare le indicazioni che arriveranno dal governo e da Piemonte dal Vivo, la Fondazione con cui lavoriamo per l’organizzazione degli spettacoli.
Studieremo una formula per chi aveva acquistato abbonamenti o carnet che consentirà di avere accesso ai recuperi delle date o ai nuovi eventi che organizzeremo.
Vi comunicheremo le iniziative a riguardo appena la nebbia si diraderà.
Grazie per la pazienza.
Un abbraccio virtuale dallo staff del Teatro della Juta e del Teatro Civico di Gavi.