Come sta cambiando la spesa alimentare, il primo rapporto del Centro studi di Confagricoltura

Le abitudini alimentari italiani stanno cambiando in questo periodo per l’emergenza sanitaria ed i vincoli imposti dal Governo, il mondo agricolo si sta adeguando.

<<Gli agricoltori – sottolinea il presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondellinel rispetto delle prescrizioni di sicurezza per i lavoratori, stanno lavorando e continueranno a farlo per il Paese per produrre e fornire con regolarità prodotti freschi e materie prime indispensabili per l’industria agroalimentare. Siamo orgogliosi di questo ruolo>>.

Confagricoltura evidenzia soprattutto la chiusura di bar, ristoranti, agriturismi, ecc… Nel 2017 la spesa per i pasti fuori casa si aggirava intorno agli 83 milioni di Euro, lo stop ai locali per un periodo prolungato e la carenza di turisti per un periodo ancora più lungo farà cancellare il fatturato per quest’anno.

Con le ultime disposizioni il territorio nazionale è diventato zona rossa ed ha costretto gli italiani a consumare i pasti della giornata all’interno della propria abitazione ed indotto all’acquisto di provviste alimentari.

Secondo l’ufficio studi di Confagricoltura i cibi maggiormente acquistati sono quelli a lunga scadenza quali riso, pasta, scatolame, derivati del pomodoro, sughi e salse.

I consumatori hanno acquistato alimenti a lunga conservazione a discapito dei prodotti freschi facilmente deperibili. Le industrie conserviere hanno modificato il proprio programma di consegna della merce, aumentando del 30% le vendite nel mese di febbraio e del 100% in quello di marzo.

Le scorte alimentari saranno consumate nei prossimi mesi, portando gli indici a diminuire nei mesi di aprile e maggio rispetto agli stessi indici dello scorso anno.

La curva dell’indice delle vendite alimentari del commercio al dettaglio evidenzia l’andamento ciclico degli acquisti delle famiglie con il massimo a dicembre ed il minimo a gennaio e febbraio..

<<Nell’anno in corso – sostiene Confagricoltura – molto probabilmente il picco minimo è stato raggiunto nel mese di gennaio, mentre nei mesi di febbraio e marzo ci sarà un’impennata dell’indice, tale da arrivare ad avvicinarsi a quella di dicembre. E questo vale anche per i negozi di “piccole superfici”. In continua crescita anche le vendite tramite commercio elettronico, se si confrontano i primi due mesi di quest’anno con quelli del 2019, ma che non raggiungeranno quelle del mese di dicembre>>.

Confagricoltura rassicura che tutti i prodotti sono disponibili e che gli agricoltori italiani sanno garantire cibo sano e di qualità per tutti, raccomandando a non comprare in eccesso per evitare sprechi.

Da qui l’invito del presidente Brondelli a preferire prodotti italiani, a salvaguardia della propria salute, sostenendo allo stesso tempo la filiera del made in Italy agroalimentare che in questi giorni di emergenza è al servizio del Paese.

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Pubblicato da limontenews

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