Al Teatro Civico di Gavi, sabato 22 febbraio andrà in scena “Anfitrione” di Plauto, interpretato dalla Compagnia Teatro della Juta.
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Giove si innamora di Alcmena e prende le sembianze di suo marito Anfitrione, impegnato in guerra. Nasce quindi l’equivoco causato dal furto d’identità, che si sviluppa in una commedia basata sugli inganni e sull’incomprensione. Questo filone ha influenzato il teatro comico e popolare fino ai giorni nostri, cercando di rispondere alla difficile domanda: “chi sono io se mi ritrovo davanti a me stesso?”. Anfitrione, tratto dall’opera di Plauto, è anche una riflessione sull’arroganza del potere: ci si aspetterebbe dal “Padre degli Dei” un comportamento più degno, e invece Giove, per assecondare le sue passioni, arriva a distruggere le vite di Anfitrione e Alcmena senza mai ammettere del tutto le sue colpe. Anfitrione diventa la metafora comica, ma crudele, di una società che, oltre a duplicarci, tollera l’abuso di potere, arrivando persino a giustificarlo.
Le maschere, tipiche del teatro popolare, e i costumi sono stati realizzati da Alice Rizzato, mentre le musiche originali sono del tortonese Raffaello Basiglio.
Scenografie di Sergio Zilovich, luci di Enzo Ventriglia Una produzione Teatro della Juta.
Biglietti: € 10 posto unico. Apertura biglietteria ore 20:00 presso il Teatro Civico di Gavi, (via Garibaldi 44). Inizio spettacolo ore 21:00.