La CIA Agricoltori di Alessandria era presente all’incontro svoltosi lunedì ad Alba, presso l’azienda vitivinicola “Conterno Fantino” sul tema dei dazi degli Stati Uniti nei confronti del nostro vino.
Presenti all’incontro il presidente provinciale CIA Cuneo, Claudio Conterno (titolare dell’omonima azienda), il presidente nazionale Dino Scanavino, il presidente CIA Piemonte, Gabriele Carenini, il direttore CIA Cuneo, Igor Varrone, il direttore CIA Alessandria Paolo Viarenghi, il responsabile Impresa Franco Piana e l’imprenditore ovadese Gabriele Gaggino.
Non è ancora chiaro quanto accadrà a partire dal 18 febbraio, giorno in cui verrà aggiornata la lista dei prodotti e dei dazi soggetta a revisione. La barriera, attualmente al 25% rischierà di arrivare al 50 se non al 100%.
Gabriele Gaggino ha spiegato: <<La situazione sarà di vera difficoltà per quei vini di particolare pregio e di grande costo già all’origine, anche se il colpo lo subiranno comunque tutti i produttori che esportano. Per fare un esempio concreto, i passaggi del funzionamento di mercato sono strutturati così: una bottiglia che il produttore fa uscire a 3 euro, ad esempio, subisce un aumento del 25% per il cambio, arrivando così a 3.75 euro. Si aggiunge circa un dollaro di spese doganali e di trasporto e diventa circa 4.75 euro. Poi subentra il distributore, e la bottiglia arriva a 6.20 euro, quindi il passaggio successivo è in enoteca o dal ristoratore, con un costo di bottiglia a circa 8 euro. Infine avviene l’ultimo ricarico da parte dei rivenditori e il cliente finale spende dal 50% al 100% in più per la bottiglia, quindi dai 12 ai 16 euro. I dazi sono attualmente al 25%, potrebbero diventare più alti e addirittura raddoppiare il prezzo stesso della bottiglia. Immaginate l’impatto che avrà, anche su produzioni che escono dall’azienda vitivinicola a soli 3 euro>>.
Il presidente regionale Paolo Viarenghi ha aggiunto: <<La Cia è attenta a quanto sta avvenendo. In una fase in cui anche i produttori della nostra provincia si stanno strutturando sui mercati esteri, questo è un momento di difficoltà da affrontare, delicato e complesso. Il mercato statunitense è importante per il vino piemontese. La nostra Organizzazione è presente a livello nazionale ed europeo ai Tavoli predisposti, per valorizzare e tutelare la nostra economia>>.