Il nuovo ponte di Vocemola aperto il 5 gennaio 2016, costituisce per gli abitanti della frazione di Arquata una sicurezza, consentendo una viabilità agevole e funzionale.
A due corsie ha una campata di quasi 60 metri, soluzione questa che porta ad una definitiva sicurezza idraulica. Infatti nel punto in cui la corrente dello Scrivia insiste più violentemente, non vi sono più piloni a ostacolare il deflusso delle piene.
Il progetto ha ottenuto 700.000 € di contributo regionale, l’indebitamento del Comune è stato di 1.830.000 € per il completamento dei restanti 150 metri del ponte, di cui il Comune aveva già redatto il progetto esecutivo, la copertura della spesa era prevista a carico dello Stato e della Regione ai quali enti è stata inviata una richiesta in tal senso.
Nel 2018 un ordine del giorno dei senatori Berutti e Mallegni, approvato dal Senato, in sede di conversione del “decreto Genova”, ha ottenuto l’impegno del Governo a stanziare risorse nel provvedimento per l’adeguamento sismico e idraulico del ponte di Vocemola di Arquata Scrivia.
Lo stanziamento chiesto a favore del Comune è di un milione 840 mila €, pertanto il Comune ha inserito l’intervento di completamento della struttura fra quelli previsti per il 2020 per una somma di 1.870.000 € con finanziamento statale. Ora è slittato al 2021. Di quel finanziamento non si è più parlato e allora Alberto Basso, Sindaco di Arquata, si è rivolto alla Regione Piemonte per ottenere un contributo, così da terminare l’ultima campata.