Nato dall’incontro tra l’Anpi di Arquata Scrivia e il Collettivo Tetrale di Casale C.E.T lo spettacolo “Io mi ricordo” debutta ad Arquata Scrivia, al Teatro Juta proprio in occasione del Giorno Della Memoria, con l’obiettivo di raccontare l’assurdità e lo scempio del folle disegno genocida nazista durante la seconda guerra mondiale. “Se qualcosa potrà salvare l’umanità sarà il ricordo. Se qualcuno sarà candela accesa e viva della memoria, la speranza del bene e della pace sarà più forte del fanatismo e dell’odio dei nostri assassini”.
“Io mi ricordo” affronta il tema della shoah, dalle prime deportazioni degli ebrei ai campi di concentramento, dalla vita disumanizzata al loro interno, alla liberazione dei pochi superstiti. Non narra una vicenda in particolare, ma dà voce a tante storie, che all’unisono ripercorrono quei tragici ed assurdi momenti.
Il “ricordo” quindi è una precisa chiave di lettura dei fatti narrati. Le parole attraverso cui si snoda la narrazione, ma anche i disegni a carboncino e i canti, sono quelle dei deportati stessi: Liliana Segre, Primo Levi ed Elie Wiesel tra gli altri. Testimonianze accostate e intrecciate affinché le personali storie dei sopravvissuti (e non solo), si raccontino all’interno della grande Storia di tutti e la tratteggino. La componente emotiva è forte e a tratti diretta come lo è nelle voci di chi ha potuto raccontare. Per restituire un nome e un volto ai sei milioni di uomini che hanno vissuto quella tragedia. Per non dimenticare.
Recitazione, canto e azione scenica costituiscono un unico, forte linguaggio narrativo di grande impatto emotivo. Parole, musiche, immagini, gesti e scenografia si fondono e interagiscono con lo spettatore affinché egli possa entrare da subito nel vivo degli argomenti trattati, trovandosi catapultato nel tempo e nello spazio evocati dalla narrazione.