Con il via libero definitivo da parte del Parlamento, della Manovra di 32 miliardi di €, si aprono diverse novità per il mondo dell’editoria e dell’informazione.
Innanzi tutto la cosiddetta “Web Tax”, la tassazione sui giganti del web che scatterà questo mese, un prelievo del 3% sui ricavi delle società di servizi digitali i cui introiti siano superiori ai 750 milioni di € ed i ricavi da prestazioni digitali non siano inferiori a 5,5 milioni di €. Il gettito previsto dalla web tax è di circa 708 milioni di €.
La manovra finanziaria introduce anche il bonus per l’acquisto dei giornali, le scuole che acquisteranno abbonamenti a quotidiani e periodici (sia in formato cartaceo che digitale) potranno usufruire di un bonus del 90% delle spese sostenute.
Sono stati inoltre stanziati 8 milioni di € all’anno per la proroga della convenzione di Radio Radicale, scaduta a maggio dello scorso anno, che continuerà così a trasmettere in FM.
Sono in arrivo 7 milioni di € per il 2020 e 3 milioni di € annuali dal 2021 al 2027 per sostenere il pre-pensionamento dei giornalisti professionisti iscritti all’INPGI, dipendenti di quotidiani, periodici ed agenzie di stampa a diffusione nazionale. Sono state stanziate risorse per quattro anni (dal 2020 al 2023) per il pre-pensionamento dei poligrafici con almeno trentacinque anni di contributi.
Viene infine innalzata a 8000 € annui la soglia reddituale prevista per l’esenzione del pagamento del canone di abbonamento RAI per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni.