Già da diverso tempo, prima degli eventi alluvionali di questi giorni, diversi automobilisti hanno segnalato al nostro giornale la situazione disastrosa delle Strade Provinciali e Statali su tutto il territorio.
Manti di asfalto simili alla gruviera, mancanza di guadar-rail e vegetazione spesso non pulita ai bordi delle strade.
Le piogge alluvionali di questi giorni non hanno fatto altro che portare a galla il risultato di una mancanza di manutenzione che va avanti ormai da anni.
Non possiamo certamente dare la colpa ai Comuni, ormai diventati l’unico ente locale dopo lo Stato e spesso alle prese con bilanci sempre più magri e ristretti, ma sono stati commessi gravi errori negli anni scorsi. Il peggiore di tutti va sicuramente cercato nella legge che, alla fine del 2011, ha soppresso le Province, l’ente più antico nell’ordinamento territoriale italiano (già gli Stati preunitari erano suddivisi in province), svuotandole completamente di potere politico e soprattutto economico, riducendole a mere suddivisioni geografiche e prefettizie.
La Provincia è stata per decenni l’ente che si occupava della manutenzione delle strade e del territorio e, non è un luogo comune ma un dato di fatto, quando esse erano attive le strade, i corsi d’acqua ed il territorio circostante avevano una manutenzione di gran lunga superiore a quella attuale.
La soppressione delle Province avvenne per una distorta idea del “risparmio” tagliando enti pubblici. Ma allora perché non eliminare le Regioni, enti che, nel corso degli anni si sono dimostrati un centro di spese inutili e di sprechi (pensiamo al vitalizio addirittura ereditario in certe regioni)?
Il secondo grave errore fu il ritorno alla gestione ANAS all’inizio del 2018 di gran parte della rete delle ex Strade Provinciali, non alle Regioni ma direttamente ad un ente nazionale, con tutte le conseguenze che esso comporta.
La redazione di Limonte News