E’ ancora presto per una conta dei danni, ha fatto presente il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli, che ha apprezzato la tempestività della Regione nel dichiarare lo stato di emergenza, chiedendo però come assolutamente indispensabile un piano strutturale di manutenzione delle infrastrutture, anche vista la frequente ricorrenza degli episodi alluvionali.
La giornata di sabato ha fatto temere il peggio, con l’allerta rossa su gran parte del territorio ed il superamento della soglia di pericolo dei fiumi Bormida e Orba, in particolare il primo che nella giornata di ieri ha raggiunto il livello record di 9.39 metri. Per fortuna, grazie al ritorno del bel tempo, la piena è in diminuzione d i rispettivi bacini dei fiumi stanno scaricando regolarmente.
Luca Brondelli ha spiegato: <<La città di Alessandria è stata messa in sicurezza qualche tempo fa quando sono state create le casse di laminazione. Le aziende agricole limitrofe invece vanno a bagno almeno una volta l’anno se non di più come in questo 2019>>.
Mario Redina, responsabile sindacale di Confagricoltura e segretario dell’associazione “Amare Terre” ha detto: << Le aree golenali si sono venute a creare all’indomani della formazione dei nuovi argini – ha proseguito Redina – All’interno di esse sono collocate molteplici imprese agricole: non solo i terreni, ma anche i centri aziendali stessi che comprendono le abitazioni proprie e dei propri collaboratori, le stalle, i magazzini, i locali per le scorte e le derrate. Le attività sono svolte all’interno della golena e per questo puntualmente sono esposte e danneggiate nel complesso patrimonio aziendale>>.