Il Consiglio Comunale di Novi Ligure ha votato all’unanimità una serie di Ordini del Giorno riguardo alla delicatissima situazione degli stabilimenti ex-ILVA dopo la decisione del Gruppo Arcelor Mittal di recedere dal contratto firmato.
Il documento specifica che è necessaria al più presto una risoluzione positiva della vicenda, che rischia di esplodere in una bomba sociale, con la probabile chiusura di ben otto stabilimenti produttivi in Italia, quali appunto quello principale di Taranto e quelli di Genova, Novi Ligure, Racconigi ed altri con più di diecimila posti di lavoro a rischio senza considerare l’indotto.
Il Consiglio Comunale di Novi Ligure esprime una forte preoccupazione per la situazione degli stabilimenti siderurgici locali e per il futuro produttivo ed occupazionale del sito produttivo di Novi Ligure e del suo relativo indotto ed auspica una risoluzione rapida della vicenda, per garantire il rispetto degli impegni assunti dal Gruppo Arcelor Mittal mantenendo gli attuali livelli occupazionali e la tutela dell’ambiente e della salute.
Il documento approvato ieri all’unanimità in Consiglio Comunale impegna il Sindaco ed il Consiglio stesso ad adoperarsi presso il Governo ed in accordo con tutti gli organismi istituzionali per favorire la risoluzione rapida della vertenza, di partecipare a tutti i tavoli di confronti ad ogni livello istituzionale, ad adottare tutte le iniziative necessarie per scongiurare ogni ipotesi di chiusura dello stabilimento ex-ILVA di Novi Ligure, rispettando il diritto dei lavoratori e la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e di agire con il coinvolgimento delle forze politiche e sociali locali. A breve sarà inoltre convocato un Consiglio Comunale aperto sul tema.