Molte persone ne avranno notato la presenza tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Stiamo parlando della cimice che, proprio in questo periodo, è nel momento di massima diffusione.
Una novità di questi ultimi anni è data però dal fatto che non si tratta più solamente delle nostre cimici europee (verdi) ma della cimice asiatica, con corazza grigia a piccole macchie.
Il corso di formazione della CIA Agricoltori Italiani che si è tenuto a Bistagno su “La coltivazione sostenibile del nocciolo” ha trattato anche l’argomento del proliferare della cimice asiatica, che ha creato diversi problemi alla resa ed alla qualità delle nocciole sul territorio.
La richiesta della CIA di affrontare il problema è stata presa in carico dall’assessore regionale all’agricoltura, Marco Protopapa. Il responsabile tecnico di CIA Alessandria, Fabrizio Bullano ha così commentato <<La presenza della cimice asiatica impatta su diverse colture, in particolare frutta e nocciole, che registrano gravi danni nelle fasi di maturazione e raccolta: le piante anneriscono e diventano quindi inutilizzabili sia per i venditori diretti che per l’industria della trasformazione>>.