Prezzi da record per il tartufo bianco (Tuber magnatum Pico), che ha raggiunto la cifra record dei 300 € all’etto nel borsino di Alba, il punto di riferimento nazionale.
I dati arrivano da un’analisi della Coldiretti, solo il 5 ottobre le quotazioni erano ferme a 250 € l’etto. Prezzi in aumento ma ancora lontani dai record di alcuni anni fa, in particolar modo del 2012 quando si arrivò a 500 € l’etto.
Causa di questo rialzo dei prezzi potrebbe essere la sensibilità del tubero all’andamento climatico. Il tartufo bianco infatti nasce sui terreni che devono rimanere freschi e umidi durante le fasi di germinazione e di maturazione. Il tartufo è un fungo che vive sottoterra ed è costituito in alta percentuale da acqua e sali minerali, assorbiti nel terreno tramite le radici dell’albero con cui vive in simbiosi.
Sono oltre centomila i raccoglitori ufficiali di tartufo che si trovano in Piemonte, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzi e Molise e Calabria. Il business del tartufo, indotto compreso, si aggira sul mezzo miliardo di € all’anno.